Etnografia, sapori e mostre Tutti pazzi per il «quarantì»

di Massimiliano Magli
La sgranatura di una montagna di pannocchie di quarantino
La sgranatura di una montagna di pannocchie di quarantino
La sgranatura di una montagna di pannocchie di quarantino
La sgranatura di una montagna di pannocchie di quarantino

È una grande mobilitazione di ben 18 associazioni, compresa quella che ha inventato l’evento, a offrire supporto alla festa etnografica e agricola che riporterà Roccafranca ai sapori e alle consuetudini di cento anni fa. L’associazione «Quarantì» torna letteralmente in campo per riproporre una festa che potrebbe presto sfociare nell’assegnazione al mais «veloce» una denominazione comunale DeCo, tanto è apprezzato il «quarantino» con cui viene prodotta la polenta nelle serate in calendario. ALLA FARINA e a tutto ciò che la precede e la segue è dedicata la rassegna che aprirà sabato per concludersi il 2 settembre. Insieme all’associazione promotrice collaborano altri 17 gruppi di volontariato che sfruttano l’iniziativa anche per raccontare la propria attività, oltre che per rendere perfetta la macchina della ristorazione e della ricostruzione storica. Anche quest’anno, grazie alla famiglia Metelli sarà possibile fare un viaggio nel tempo, apprezzando macchine agricole risalenti ai primi del Novecento. Un impegno, quello dei Metelli, che prosegue nel ricordo del capostipite Luciano, scomparso nel gennaio del 2017. Si parte sabato con l’anteprima nella cascina Cacciatore, in via Fiume Oglio, alle 14.30, con la faticosa quanto divertente raccolta a mano del mais. Alle 16 la vernice della personale del pittore Franco Tassoni, e alle 19.30 tutti a tavola con piatti della gastronomia locale accompagnati ovviamente dalla polenta di quarantì preparata col cereale macinato lo scorso anno. L’associazione ha nel frattempo promosso anche la commercializzazione di questo alimento, e la sagra è diventata un marchio di fabbrica per le confezioni in vendita. Infine la «scarfoiada»: tutti sull’aia a sbucciare le pannocchie raccolte. La giornata di domenica si aprirà con la gara a ostacoli per trattoristi dedicata a Luciano Metelli. Quindi a mezzogiorno lo spiedo in cascina Cacciatore seguito dalla tombolata. L’apertura ufficiale della sagra sarà il 31 agosto alle 20.30, col convegno sull’agricoltura con Coldiretti, Copagri, Confagricoltura, Unionalimentari, Parco Oglio Nord e Confartigianato. Infine, alle 21 il piazzale dei Tigli accoglierà lo spettacolo «Le Stelle di Roccafranca». Il primo settembre toccherà allo spettacolo aeronautico con le «Aquile del quarantì», ultraleggeri in arrivo dall’aviosuperficie di Comezzano, e nel pomeriggio piazzale dei Tigli accoglierà un’esposizione di trattori, macchine agricole e auto storiche, oltre a una gara ciclistica per bambini dai 2 ai 12 anni. Ci sarà anche una mostra interattiva sui giochi di un tempo, il polo civico accoglierà la mostra del pittore Sergio Magli, e alle 20 scatterà la corsa in notturna sulle rive dell’Oglio. Il 2 settembre la giornata clou: alle 8.30 la sveglia con la fanfara dei bersaglieri di casa, quindi nel piazzale dei Tigl la mostra di auto della Mille Miglia, trattori e macchine agricole antiche e della grande macina del quarantì. Poi ancora eventi per adulti e bambini fino alla chiusura pirotecnica delle 23. •

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