Fa arrestare il figlio
stalker dopo dieci
anni di sofferenza

I carabinieri di Bagnolo Mella durante un controllo stradale
I carabinieri di Bagnolo Mella durante un controllo stradale
I carabinieri di Bagnolo Mella durante un controllo stradale
I carabinieri di Bagnolo Mella durante un controllo stradale

È una tristissima storia familiare quella sfociata nelle ultime ore in un arresto che forse a chi l’ha in qualche modo causato ha fatto più male di tutte le malversazioni subite nell’arco di molti, troppi anni. Una storia che ha avuto come protagonisti un pensionato di 67 anni residente a Flero e il figlio tossicodipendente: quest’ultimo lo ha letteralmente perseguitato per oltre dieci anni con lo scopo di ottenere denaro per il suo problema con gli stupefacenti, e nelle ultime ore è finito agli arresti con l’accusa appunto di atti persecutori; o per dirla come si usa oggi in un Paese che trova l’inglese più attraente della propria lingua, per «stalking».

I PROBLEMI giudiziari per un operaio di 39 anni residente a Mairano sono iniziati quando è stato prelevato dai carabinieri di Bagnolo che avevano raccolto l’ennesima la testimonianza-denuncia disperata del padre, raggiunto quotidianamente da richieste di denaro con l’aggravante delle ricorrenti minacce e delle molestie telefoniche.

Il pensionato preso di mira ha raccontato all’Arma di essere stato sostanzialmente costretto a consegnare al figlio una somma complessiva che nell’arco di un decennio ha raggiunto i cinquantamila euro, e dato che negli ultimi tempi la pressione del figlio si era fatta insostenibile, negli ultimi tre mesi aveva già presentato alcune denunce nei suoi confronti.

L’EPILOGO, drammatico e triste insieme, è arrivato il 31 luglio, data dell’ultima denuncia del pensionato: l’operaio arrestato si è presentato davanti all’abitazione del pensionato ancora una volta per chiedere soldi con l’accompagnamento di insulti e minacce, e quando si è visto opporre un rifiuto si è sfogato danneggiando l’auto del genitore parcheggiata in strada.

Poche ore dopo è scattata l’operazione dei militari, entrati in azione mentre il tossicodipendente riceveva dal parente l’ennesima somma di denaro. L’arresto è avvenuto appunto per il reato di stalking, al quale i militari hanno aggiunto anche l’ipotesi dell’estorsione, ed è stato poi convalidato dal giudice per le indagini preliminari: ora il 39enne si trova agli arresti domiciliari nella propria abitazione in attesa del processo a suo carico.

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