Fiori d’arancio con «raggiro»
Espulso il giorno delle nozze

di Valerio Morabito
Il marocchino di 33 anni è stato imbarcato su un volo per Casablanca
Il marocchino di 33 anni è stato imbarcato su un volo per Casablanca
Il marocchino di 33 anni è stato imbarcato su un volo per Casablanca
Il marocchino di 33 anni è stato imbarcato su un volo per Casablanca

Dal sogno della luna di miele all’incubo del rimpatrio coatto, il passo è stato breve per un marocchino clandestino di 33 anni bloccato dai carabinieri mentre stava per sposarsi con una 43enne italiana. Un matrimonio di «comodo» per ottenere il permesso di soggiorno, naufragato grazie all’informativa trasmessa ai carabinieri dagli impiegati dello stato civile di Carpenedolo. I militari hanno seguito discretamente ogni passo della coppia nel disbrigo delle pratiche burocratiche necessarie per le nozze, poi proprio mentre i promessi sposi stavano raggiungendo il municipio per «suggellare» l’unione civili, sono intervenuti.

L’IMMIGRATO è stato accompagnato in questura e al termine delle procedure di rito gli è stato notificato il provvedimento di rimpatrio coatto. La misura è stata eseguita ieri, quando il marocchino è stato accompagnato dai carabinieri all'aeroporto di Malpensa dove con un biglietto di sola andata è stato rimandato in Marocco. Nessun lieto fine, dunque, per un matrimonio di comodo.

QUELLO DELLE NOZZE «combinate» per ottenere un permesso di soggiorno è un fenomeno in declino rispetto al passato, anche perchè il personale dei municipio è stato adeguatamente formato sui controlli da effettuare sulle persone che chiedono di contrarre matrimonio civile. In caso di sospetti, la documentazione viene trasmessa ai carabinieri o alla questura che attraverso il database del ministero procedono ad accertamenti mirati. Chi accetta di sposarsi con uno straniero in cambio di denaro difficilmente viene perseguito anche perchè al cuore non si comanda e diventa quasi impossibile provare che dietro alla voglia di fiori d’arancio ci sia un prosaico baratto finanziario. Quello del rimpatrio coatto sembra comunque uno strumento incisivo sul fronte della lotta all’immigrazione clandestina e al flusso di criminalità che trascina spesso con sè il fenomeno.

SEMPRE IERI i carabinieri della stazione di Isorella hanno accompagnato all'aeroporto di Malpensa un altro marocchino. Il 24enne è stato fatto salire su un volo diretto a Casablanca in esecuzione di due ordini di espulsione. Sul nord africano pendeva fra l’altro una condanna per spaccio di droga. I carabinieri hanno redatto un’informativa che è stata trasmessa all'ufficio immigrazione della Questura di Brescia che ha successivamente emesso il decreto di rimpatrio coattivo. Ogni settimana da Malpensa, parte un volo per Casablanca con sei posti «prenotati» per gli stranieri espulsi.

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