Focolaio di «lingua
blu», scatta lo
stato di allerta

di C.REB.
Controlli veterinari negli allevamenti dell’area critica di Puegnago
Controlli veterinari negli allevamenti dell’area critica di Puegnago
Controlli veterinari negli allevamenti dell’area critica di Puegnago
Controlli veterinari negli allevamenti dell’area critica di Puegnago

Nel territorio Bresciano è scattato lo stato di sorveglianza sanitario-veterinario dopo il focolaio di blue tongue isolato tra i capi di un allevamento bovino di Puegnago. L’Ats ha disposto il pacchetto di misure fissate dal protocollo di profilassi nazionale. L’obiettivo è impedire ogni remota possibilità di contagio a tutela di un patrimonio zootecnico bovino provinciale di oltre 500 mila capi. Brescia è del resto un modello della gestione del rischio di malattie veterinarie infettive, grazie all’efficace rete di controllo e prevenzione intessuta da Ats e dall’istituto Zooprofilattico. Il protocollo prevede un doppio perimetro di controllo: il primo, più stringente, copre un raggio di 20 chilometri dal focolaio, il secondo di semplice sorveglianza è ampliato a 30 chilometri. In entrambi è comunque previsto il divieto di movimentare, capi, ma anche sperma, ovuli ed embrioni per la riproduzione assistita verso il territorio nazionale e comunitario. Nella zona più vicina all’allevamento di Puegnago proseguiranno i prelievi a campione tra i capi ovini e bovini delle aziende zootecniche. «SIAMO DI FRONTE a un focolaio di blue tongue per così dire fuori stagione e per certi versi anomalo - ammette il direttore sanitario dell’istituto Zooprofillattico di Brescia Giorgio Varisco -. Ma i venti straordinari degli ultimi mesi e le temperature ben al di sopra dei minimi stagionali registrati durante l’inverno - che di conseguenza hanno alzato anche quelle all'interno delle stalle - hanno creato dei microclismi favorevoli alla proliferazione del virus. Si tratta di un sierotipo nuovo, come nuova è la zona, visto che nell’area gardesana i vettori teoricamente non ci dovrebbero essere». La blue tongue, detta lingua blu perché uno dei sintomi e la colorazione anomala del cavo orale degli animali è una malattia virale trasmessa dalla puntura di un insetto, che provoca la febbre catarrale negli ovini, nei bovini e nei ruminanti selvatici. Si manifesta in bovini e ovini, ma anche nei cervi, con sintomi caratterizzati da infiammazione, congestione, edema alla testa, emorragie, ulcere. Il virus è potenzialmente mortale per gli animali. Da Agnosine a Desenzano passando per Calcinato, Capovalle, Castenedolo, Odolo, Vallio Terme e Vobarno, sono complessivamente 59 i Comuni coinvolti dal protocollo di profilassi e prevenzione. Per la salute umana - bene precisarlo - non esiste alcun rischio o pericolo. • © RIPRODUZIONE RISERVATA

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