Fonderie, fumi e cattivi odori: i residenti tornano all’attacco

di Paolo Tedeschi
Il flash mob improvvisato dai residenti di Travagliato in occasione di un convegno promosso in Comune
Il flash mob improvvisato dai residenti di Travagliato in occasione di un convegno promosso in Comune
Il flash mob improvvisato dai residenti di Travagliato in occasione di un convegno promosso in Comune
Il flash mob improvvisato dai residenti di Travagliato in occasione di un convegno promosso in Comune

Un convegno sulla qualità generale della vita a Travagliato l’altra sera si è trasformato in una nuova occasione di protesta dei comitati Aria Pulita, Cittadini Ambiente e Salute e Legambiente Franciacorta contro la difficile convivenza tra residenti e la fonderia Montini. Pur trattandosi di un format con una scaletta già «chiusa» e ben definita, il flash mob pacifico attivisti dei comitati con cartelli e striscioni sotto il Comune, il sindaco Renato Pasinetti li ha invitati a partecipare alla tavola rotonda ospitata nella sala consiliare. «ALTRO CHE QUALITÀ della vita - ha subito polemizzato Paola Nicolini di Aria Pulita - per le mille persone che come me vivono attorno alla fonderia Montini a livello ambientale la situazione è pessima perché da anni continuiamo a subire odori nauseabondi che, si pensa, possano essere emessi proprio da quell’azienda. Ora sembra che dopo dieci anni la Provincia di Brescia stia per rinnovare l’Autorizzazione integrata ambientale alla fonderia, pertanto chiediamo a lei sindaco e consigliere provinciale Pasinetti di mantenere l’impegno che si era preso durante una conferenza di servizi, a cui anche noi eravamo presenti, di chiedere che l’Aia non venga rilasciata finché l’azienda non abbia messo tutto in ordine e rispettato tutte le prescrizioni». «QUESTA PROBLEMATICA esiste da un quarto di secolo e la nostra amministrazione comunale è l’unica che l’ha affrontata e la sta affrontando con il massimo impegno da 4 anni - ha esordito il sindaco - abbiamo iniziato subito a discutere con l’azienda per trovare delle soluzioni al problema del cattivo odore ottenendo importanti interventi e investimenti, ad esempio la sostituzione delle cappe dei camini, quella dei filtri di tutti i fumi della fonderia e la costruzione di un camino molto più alto del precedente per disperdere il fumo. Ora però il fastidioso problema dell’odore è diventato più saltuario, tra l’altro sia Ats che Arpa, unici enti titolati a effettuare controlli sulla salute dei cittadini e la qualità dell’aria e dell’ambiente, non ci hanno mai ufficializzato o segnalato che a causa delle attività dell’azienda siano stati fatti interventi di pronto soccorso o ricoveri in ospedale». RENATO PASINETTI non si è sottratto al confronto. «Io sono un sindaco, non un re, devo basarmi sulle leggi e operare nei limiti delle mie competenze, non posso alzarmi la mattina e decidere di sospendere l’attività della fonderia, come nei giorni scorsi con una lettera mi avete chiesto voi del comitato, tra l’altro ho fatto anche istituire un tavolo di confronto e coordinamento con gli enti preposti aperto a tutti i cittadini ma voi non partecipate - ha spiegato il primo cittadino -. Confermo che la nostra amministrazione ha chiesto che l’Aia venga concessa dalla Provincia solo quando la fonderia avrà completato tutte le opere e prescrizioni che le sono state richieste: attenzione però, non possiamo imporre il nostro parere a enti superiori». • © RIPRODUZIONE RISERVATA

Suggerimenti