Fondi contesi, Urago sbanca la Regione

L’aspetto attuale della scuola elementare di Urago d’Oglio
L’aspetto attuale della scuola elementare di Urago d’Oglio
L’aspetto attuale della scuola elementare di Urago d’Oglio
L’aspetto attuale della scuola elementare di Urago d’Oglio

Massimiliano Magli Alla guida di un Comune di 3.800 abitanti ha saputo realizzare nell’arco di un mandato oltre tre milioni di euro di fatturato. E quando qualcosa è andato storto, magari a causa di una burocrazia spesso ottusa, non ci ha pensato due volte a dare battaglia. Come è successo con la riassegnazione di mezzo milione di contributi che la Regione voleva cancellare. Grazie a quest’ultima battaglia legale, il sindaco di Urago d’Oglio, Antonella Podavitte, ha intascato anche l’ultimo assegno destinato alla realizzazione della nuova palestra della scuola elementare. L’AVREBBE realizzata comunque con fondi propri, ma non le è andata giù la risposta della Regione, che aveva negato al Comune la concessione di un finanziamento a fondo perduto per mancanza di documentazione. Il Tar ha cambiato lo scenario riconoscendo le ragioni dell’ente locale e riammettendolo tra i «premiati» dal contributo, e la caparbietà del primo cittadino ha portato appunto alla comunità 500 mila euro a fondo perduto. C’è una frase che riassume tutto il senso del ricorso nella lettura fatta dal sindaco, quando si parla di «...violazione ed erronea applicazione, sotto più profili, del bando; violazione di legge; eccesso di potere per carenza di istruttoria, travisamento dei presupposti, irragionevolezza e ingiustizia manifesta». Accuse forti rivolte a Milano e che sono state accolte dal Tar: «Deve accogliersi il ricorso - si legge nella sentenza - nella parte in cui contesta il mancato riconoscimento del punteggio previsto, in quanto l’articolo 11 del bando prevede espressamente che, una volta superato il giudizio di ammissibilità della domanda, nel corso dell’istruttoria delle domande la Regione Lombardia potrà richiedere l’integrazione della documentazione incompleta». Dunque cosa è successo? «È successa una cosa grave. La commissione di verifica della Regione - risponde Podavitte - ha scartato un progetto promosso per insufficienza di dati a supporto. Era scritto che il materiale poteva essere integrato e lo abbiamo fatto. E così avremmo fatto successivamente se fossero mancati altri elementi. Non si fa fuori un Comune che vuole la prima palestra della propria comunità con queste assurde motivazioni». E adesso? «Premeremo per accelerare i tempi di liquidazione affinché i quattrini che ci spettano arrivino quanto prima». Il piano palestra si affianca a quello della nuova elementare, costato 1,6 milioni e finanziato a fondo perduto per il 70% dallo Stato. •

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