Gedit, condanna confermata per l’ex sindaco

di M.P.
L’ex sindaco  Zanola a una  manifestazioni davanti alla discarica Gedit
L’ex sindaco Zanola a una manifestazioni davanti alla discarica Gedit
L’ex sindaco  Zanola a una  manifestazioni davanti alla discarica Gedit
L’ex sindaco Zanola a una manifestazioni davanti alla discarica Gedit

Elena Zanola, ex sindaco di Montichiari è stata condannata anche in appello a tre anni. La pena è stata quindi confermata sotto questo punto di vista, ma c’è stata una parziale riforma nella sentenza di secondo grado letta dal presidente Enrico Fischetti. AL CENTRO della vicenda giudiziaria c’erano ancora una volta le presunte pressioni sulla Gedit, azienda specializzata nel trattamento di rifiuti. Due i reati per cui Elena Zanola è stata condannata in primo grado e per i i quali la condanna è stata confermata: falso e abuso d’ufficio. La principale buona notizia per l’ex primo cittadino arriva dalla drastica riduzione della provvisionale che dovrà versare. Quella stabilita in primo grado era di 242mila euro ed è stata ridotta a 80 mila. Ma questa rimane l’unica parziale riforma a fronte delle richieste e argomentazioni dell’avvocato Patrizia Linetti, difensore di Elena Zanola. L’accusa aveva chiesto la conferma della condanna di primo grado. Secondo quanto ricostruito dall’accusa, in tribunale, le pressioni sarebbero state finalizzate, da parte dell’ex sindaco a indurre la Gedit a siglare la convenzione con il comune. Ma secondo la Gedit si sarebbe trattato di una convenzione troppo onerosa. In primo grado la difesa aveva sostenuto che non c’era alcun collegamento tra le condotte del primo cittadino e la convenzione con la Gedit. Ieri il legale, che ha sintetizzato nell’arringa l’appello di 170 pagine, ha sottolineato tra l’altro, che: «È pacifico che l’imputato non ha fatto nulla di quello che l’Arpa avrebbe scritto perché suggestionata. Il tribunale ha forzato la mano perché l’Arpa sarebbe stata condizionata, perché le conclusioni Arpa non andavano bene. Ma non si può dire che la conclusione Arpa sia falsata. C’erano le relazioni dei cittadini, c’erano i campionamenti e le analisi». E sugli odori, ha sottolineato, «L’Arpa li ha ricollegati a Gedit per la tipologia dei rifiuti trattati. Una problematica che prima non c’era stata». Nella fase iniziale dell’arringa il legale aveva chiesto che venisse dichiarata la nullità della sentenza di primo grado. E centrale po, per la difesa, i il tema dell’ordinanza con cui era stata chiusa temporaneamente la Gedit. «L’imputata - ha detto ancora il legale - non ha condizionato la cittadinanza, i cittadini sentititi hanno detto d’aver scritto loro». • © RIPRODUZIONE RISERVATA

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