Gentili, il sindaco Lama
rallenta il reintegro

Il ritorno di Livio Gentili nel consiglio comunale di Borgo San Giacomo può attendere. Almeno secondo il sindaco Giuseppe Lama, che ha chiesto chiarimenti alla Prefettura e in attesa della risposta ha ritenuto opportuno «congelare» la sentenza del Tribunale che ha invece disposto il «reintegro immediato». Per questo lunedì sera il rappresentante della Lega nord, presentatosi in aula, non ha potuto prendere parola e neppure riprendere posto nell’assemblea, scatenando la protesta dei 3 del Carroccio che hanno abbandonato l’aula.

«Non abbiamo nulla in contrario al reintegro, ma la vicenda è intricata - spiega Lama -. Non si capisce se Gentili debba riprendere il seggio del consigliere al quale era subentrato o quello di colui che siede ora al suo posto». Gentili, assessore nello scorso mandato, nelle elezioni 2014 figurava tra i non eletti della lista «Insieme per Borgo», ed era entrato nell’assemblea sostituendo Luigi Ranzenigo, a sua volta subentrato all’ex sindaco Giovanni Sora.

«Il caso esaminato dal Tribunale riguarda l’incompatibilità del consigliere rispetto alla sua condanna a restituire quanto indebitamente percepito nel 2010 (somma restituita) - spiega il sindaco -. L’introito non è stato ritenuto frutto di interesse personale, ma conseguenza del mandato. Nessun riferimento alle responsabilità dello sfondamento del Patto di stabilità nel 2009, in carico alla giunta Sora. Resta però in sospeso la restituzione di quanto indebitamente percepito nel 2009: il Tribunale ne discuterà il 30 novembre. È evidente - osserva -, che se venisse condannato a restituire anche quello maturerebbe una nuova decadenza, e per interesse personale». R.C.

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