«Chiediamo sicurezza»
Il Comune di Ghedi non ha un «Piano di sicurezza nucleare». Lo chiede con forza l’opposizione di sinistra, ma la questione è spinosa: perchè un Comune così piccolo dovrebbe avere un «piano nucleare», di cui sono sprovviste anche città ben più grandi, se la presenza di atomiche all’Aerobase non ha mai avuto conferme ufficiali?
Il sindaco Lorenzo Borzi e il vicesindaco Giovanni Cazzavacca, sollecitati da «Insieme a sinistra», finora hanno preso tempo, spiegando che quando sarà redatto in versione aggiornata il nuovo Piano di sicurezza generale del territorio (il Psgt), in virtù dei nuovi parametri sismici e idrogeologici, quella potrebbe essere l’occasione buona. Ma da sinistra incalzano: «Sindaco e vicesindaco lasciano intendere che secondo loro non c’è urgenza di un piano di sicurezza nucleare, non esistendo ufficialmente né le bombe né i relativi rischi. Peccato che di riscontri ne esistano moltissimi».
Ed ecco la contromossa: «Chiediamo all’amministrazione un intervento pubblico in cui si proclami con assoluta certezza l’ assenza di bombe sul territorio, assumendosi la responsabilità di non voler gestire il problema».