Gli orti sociali portano la firma
dei geometri del «Capirola»

di Milena Moneta
Il «Capirola» di Leno
Il «Capirola» di Leno
Il «Capirola» di Leno
Il «Capirola» di Leno

Metti una sinergia che sappia coinvolgere diverse fasce sociali, istituzioni e associazioni di un territorio, una amministrazione aperta alle collaborazioni come quella guidata da Marika Legati a Calcinato e, ancora, una scuola che sa uscire dalle aule e professionalmente preparata come il corso geometri del «Capirola» di Leno, infine l’apporto dell’Università Cattolica di Piacenza e degli esperti del territorio ed ecco che l’assegnazione degli orti sociali a Calcinato diventa progetto integrato e multidisciplinare che mette in moto diversi contributi.

UN ATTORE importante di tutta l’operazione è stato Alessandro Bono, consigliere con delega all’Agricoltura che ha conosciuto l’istituto lenese grazie al progetto premiato all’Expo e all’intervento al convegno mondiale su ambiente «Iaia 2015» a Firenze. Perciò, quando si è manifestata la volontà dei concittadini di consumare prodotti sani, ecologici ed economici da loro stessi coltivati, per andar oltre la semplice individuazione di un terreno coltivabile all’interno del tessuto urbano, ha pensato di coinvolgere i futuri geometri del «Capirola»: la 4A guidata da Emanuele Tomasoni si è occupata del rilievo topografico, la 5A ha contribuito alla progettazione degli orti con i docenti Ziliani e Tirabassi, mentre Clementina Bertolinelli, che ha tenuto tutti i contatti, e Marco Pellizzoni hanno coinvolto il professor Marco Trevisan della Facoltà di agraria di Piacenza per le analisi del suolo.

L’ingegner Magro, fondatore del portale Qcumber per le emergenze ambientali, si è occupato di aria. Infine sono state pubblicate le analisi di Garda Uno e di Asl per «rendere più consapevoli i cittadini della qualità dell’acqua, utilizzata per l’irrigazione degli orti». Insomma i 2.300 metri quadrati di parco dismesso sono stati passati al setaccio per «fornire un luogo sicuro e sano per profilo ambientale a garantire, attraverso l’analisi di aria, acqua, suolo e le loro interazioni anche salubrità e sicurezza degli alimenti che consumeranno le nostre famiglie».

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