Il casoncello è
servito garantita
l’abbuffata

di Riccardo Caffi
La presentazione della Fiera del casoncello di Barbariga
La presentazione della Fiera del casoncello di Barbariga
La presentazione della Fiera del casoncello di Barbariga
La presentazione della Fiera del casoncello di Barbariga

Il Comune e la Pro Loco di Barbariga danno il via questa sera (fino a domenica) alla 13esima Fiera del Casoncello De.C.O. La manifestazione, allestita nello stadio comunale e all’oratorio, celebra l’ormai famoso casoncello prodotto nelle due versioni, alle erbette e alla carne, entrambi tipici di Barbariga, come la farina e le uova della pasta.

Voluta nel 2004 dall’amministrazione comunale allora guidata dal sindaco Marco Marchi, allo scopo di promuovere la Denominazione Comunale di Origine (De.C.O.) del casoncello bresciano, la Fiera gode del patrocinio di Regione, Provincia, Camera di Commercio di Brescia e dell’Associazione Comuni Terre Basse. Il programma è stato presentato nella nuova piazza Aldo Moro, davanti al municipio, dal sindaco Giacomo Uccelli e dal presidente della Pro loco Alessandro Dalé, con l’intervento del presidente della Provincia Pierluigi Mottinelli. In questi anni la Fiera ha favorito lo sviluppo dell’antica tradizione della produzione artigianale dei casoncelli.

Ai 2 laboratori attivi nel 2004 se ne sono aggiunti altri 5, per un totale di 85 occupati. «La tradizione ha generato economia e lavoro, facendo nascere un’imprenditoria femminile - ha osservato il sindaco -. Nei 7 laboratori ci sono imprenditrici e lavoratrici che riescono a coniugare casa e lavoro, economia e famiglia». La Fiera non è solo una vetrina del casoncello ma rappresenta anche l’occasione per offrire ai coltivatori e ai produttori la possibilità di esporre i loro prodotti tipici, principalmente di carattere eno-gastronomico (40 espositori). La Pro loco è impegnata durante tutto il corso dell’anno a preparare ogni dettaglio della manifestazione, che comprende anche momenti di aggregazione e di svago, con serata in musica e cucina tipica bresciana.

«Nell’ultima edizione, nelle serate di venerdì e sabato, le più affollate, sono stati serviti fino a 7.000 coperti, eppure qualche visitatore non ha potuto essere accontentato» ha calcolato il presidente Dalé. Quest’anno, per soddisfare anche le esigenze di quanti curano l’aspetto nutrizionale e dietetico degli alimenti, sarà possibile gustare sia il casoncello con condimento tradizionale al burro versato, salvia e formaggio grattugiato sia il casoncello light, al naturale, con olio di oliva extravergine. Il ricavato sarà suddiviso tra le associazioni di volontariato.

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