Il Consiglio di Stato «congela»
la discarica Padana Green

di Cinzia Reboni
Padana Green: stop alla discarica dal Consiglio di Stato
Padana Green: stop alla discarica dal Consiglio di Stato
Padana Green: stop alla discarica dal Consiglio di Stato
Padana Green: stop alla discarica dal Consiglio di Stato

Il Consiglio di Stato «riarma» la Regione nella battaglia legale-amministrativa contro le discariche. Il massimo grado della giustizia amministrativa ha accolto la richiesta di sospensiva avanzata dal Pirellone contro la sentenza de Tar che aveva spianato la strada all’autorizzazione della Padana Green, il centro di smaltimento destinato a tumulare 1,1 milioni di metri cubi di rifiuti, fra cui anche scorie contenenti amianto.

IL CONSIGLIO di Stato entrerà nel merito del ricorso con un’udienza che sarà fissata entro il primo semestre dell’anno prossimo ma le valutazioni che hanno spinto a «congelare» gli effetti del pronunciamento favorevole alla società Padana Green, suonano per la Regione come il prologo di una vittoria. I giudici hanno ritenuto in questa fase prevalente la necessità di tutelare la salute pubblica e l’ambiente da ogni potenziale rischio attraverso il pacchetto di norme varato dal Pirellone, rispetto ai pur legittimi interessi d’impresa dei privati.

LA POSTA IN GIOCO è del resto altissima e va oltre il caso di Padana Green: attorno alla vertenza giudiziaria amministrativa ruota il destino dell’indice di pressione, una norma innovativa introdotta dalla Regione per evitare il proliferare di discariche in aree già ambientalmente compromesse come appunto Montichiari ribattezzata la «pattumiera d’Europa» per i suoi 11.000.000 di metri cubi di rifiuti, anche pericolosi, stoccati nel territorio comunale. Il verdetto finale, se positivo alla Regione, farà giurisprudenza, chiudendo, dall’ampliamento della Edilquattro di Montichiari, al sopralzo della Gedit di Calcinatello, le altre partite aperte sulle discariche.

«ALLA FINE ABBIAMO avuto ragione - è il commento dell’assessore regionale all’Ambiente, Claudia Maria Terzi -. Tutto il lavoro fatto a favore dei cittadini e dei territori è stato riconosciuto come virtuoso e positivo. In primo grado avevamo perso perché, secondo il Tar di Milano, la Regione non poteva imporre criteri più restrittivi di quelli fissati con norma statale. Ora invece il Consiglio di Stato ci dà ragione. È chiaro - conclude l’assessore Terzi - che le nostre linee guida sono più restrittive, ma questo era il nostro obiettivo sin dall’inizio. Ora la procedura è in fase di pareri finali, ma questa sentenza è un segnale importantissimo sia per le comunità che per la Regione stessa».

L’udienza di merito - si legge nell’ordinanza del Consiglio di Stato - sarà fissata con separato decreto presidenziale nel primo semestre del 2017. La Camera di consiglio dei magistrati romani sembra tuttavia già avallare dal punto di vista giuridico l’indice di pressione ambientale introdotto dalla Regione, che impedisce di aprire nuove discariche in quei territori dove è stato superato il limite di 160 mila metri cubi di rifiuti per chilometro quadrato. Un tetto già ampiamente sforato da Montichiari.

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