Il sindaco: «La moschea non viola le norme»

di R.C.

A Orzinuovi non c’è nessuna moschea. I locali dell’ex discoteca Primo Piano, in via Francesca, presi in affitto dagli immigrati islamici, che vi hanno aperto un Centro Culturale, sono un luogo di ritrovo nel quale a volte, il venerdì oppure durante il Ramadan, c’è un momento di preghiera, ma che resta privo delle caratteristiche di un luogo di culto. Le riunioni nell’ex discoteca sono diventate un «incubo» per la Lega, decisa ad allontanarlo chiedendo i voti degli orceani alle prossime elezioni comunali. Tuttavia, poiché il centro culturale non modifica la destinazione d’uso dei locali, il Comune non ha elementi per chiuderlo. «La chiusura di quel luogo, non finalizzato alla pratica del culto, sarebbe giustificata in presenza di un cambio di destinazione d’uso – ha spiegato il sindaco Andrea Ratti al consiglio comunale -. Abbiamo diffidato gli organizzatori dall’utilizzarlo per il culto e le verifiche condotte da Polizia Locale, Carabinieri, Digos hanno accertato che lì non si può dire che vi siano attività religiose e che non sono state apportate modifiche ai locali». Il sindaco Ratti ha così risposto all’interpellanza presentata dal senatore e consigliere comunale Gianpietro Maffoni. •

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