«Il sindaco Mario Fraccaro non poteva non sapere»

di V.MOR.
L’incontro di mercoledì sera al Centro Fiera di Montichiari
L’incontro di mercoledì sera al Centro Fiera di Montichiari
L’incontro di mercoledì sera al Centro Fiera di Montichiari
L’incontro di mercoledì sera al Centro Fiera di Montichiari

Il centrodestra di Montichiari ha ribadito la propria contrarietà alla realizzazione di un terminale del mega depuratore del Garda nella cittadina della Bassa. Nell'incontro che si è tenuto mercoledì sera al Centro fiera, il candidato sindaco Marco Togni ha sottolineato il «no» della coalizione che lo sostiene al progetto che includerebbe Montichiari. MA NON È TUTTO, perchè l'esponente della Lega ha puntato invece il dito contro l'amministrazione comunale guidata dal sindaco Mario Fraccaro per la gestione della partita depuratore. «La giunta sapeva già dal 2017 quello che sarebbe successo» - ha accusato Togni - nel 2017, durante un consiglio comunale, era in corso l'approvazione delle opere pubbliche e del bilancio. In quella circostanza l'amministrazione aveva reso nota la volontà di stanziare 5,4 milioni di euro per il potenziamento delle fognature da realizzare dal 2020 in poi. Soldi concessi dall'Aato Brescia. Una scelta - ha aggiunto il consigliere Marco Togni - che ci ha insospettito. Così abbiamo spulciato il piano d'ambito 2016-2045 e abbiamo scovato quattro misure: collettamento delle zone non servite pari a 2 milioni di euro, sistemazione fognature frazione Sant'Antonio per circa 1 milione di euro, Trivellini 200 mila euro ed infine l'ampliamento del depuratore comunale pari a 2 milioni di euro. Questo vuol dire che il Comune di Montichiari sapeva già tutto prima del tempo riguardo al potenziamento del nostro depuratore in vista della realizzazione di un terminale del maxi collettore del Garda». © RIPRODUZIONE RISERVATA

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