Il «testamento» di un barbiere

Bruno Ghirardi detto Fiamma
Bruno Ghirardi detto Fiamma
Bruno Ghirardi detto Fiamma
Bruno Ghirardi detto Fiamma

Una vita da barbiere». Di quelli di una volta. Di quelli capaci di servire tutti di barba e capelli. Anche in senso metaforico. Bruno Ghirardi, conosciuto con il soprannome «Fiamma», era lo specchio in cui si è riflessa per oltre mezzo secolo la comunità di Borgosatollo. Tre generazioni sono passate nel suo salone dove tra un taglio, una sfumatura e una rasatura si distillava saggezza popolare e gossip con punte di veleno mai letali e sempre goliardiche. La sua «barberia» era diventata quasi un centro sociale, sempre affollata, e non solo di clienti, ma anche dagli amici che passavano un po’ di tempo a discutere con lui di sport - preferibilmente della Juventus, di cui era tifosissimo -, o a commentare le notizie e i fatti del giorno. Fine psicologo, abile diplomatico, un carattere estroverso e rassicurante, Bruno Ghirardi aveva sempre una parola o un consiglio per tutti. «Me go fat isè» era il suo mantra quando mostrava il risultato del taglio di capelli o voleva rafforzare un consiglio di vita al cliente. Quel suo intercalare era diventato un tormentone virale. Aveva fatto notizia, negli anni Ottanta, la sua idea di arricchire il salone con un albero di Natale addobbato con le fotografie di una serie di clienti - «l’albero dei bastardelli», l’aveva battezzato -, portando avanti la tradizione per alcuni anni e facendo rodere di invidia chi, in paese, non aveva l’onore di essere presente su quella pianta speciale. Scomparso nel 2016 all’età di 72 anni, aveva lasciato un vuoto di tristezza in tutti. Un vuoto che è stato in parte colmato con un inedito documento recuperato con grande sensibilità dall’Arci di Borgosatollo. Si tratta di un’intervista che sublima lo spirito e il carattere di Fiamma, che aveva accettato di raccontare la sua storia davanti ad una telecamera. Una sorta di autobiografia lampo, che svela la Borgosatollo di una volta e quella contemporanea. Una testimonianza di grande umanità e graffiante ironia che diverte e fa riflettere. Il cortometraggio verrà proiettato questo pomeriggio al Circolo Arci di via 4 Novembre 116, alle ore 18 • C.REB. © RIPRODUZIONE RISERVATA

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