In manette per corruzione Tutti interrogati dal gip

di M.P.
L’imprenditore Angelo Scaroni
L’imprenditore Angelo Scaroni
L’imprenditore Angelo Scaroni
L’imprenditore Angelo Scaroni

A due giorni di distanza dagli arresti, oggi avranno la possibilità di fornire al giudice la loro verità. Sono stati fissati per la mattinata gli interrogatori di garanzia di Angelo Scaroni, Luciano Fezzardi e Paolo Stranera. Gli arresti sono stati eseguiti dalla Guardia di Finanza in esecuzione di un’ordinanza del gip del tribunale di Brescia, chiesta e ottenuta dal pm Ambrogio Cassiani. CORRUZIONE, questa l’accusa di cui devono rispondere i tre arrestati. La vicenda va ricondotta in qualche modo a quella in cui da tempo è rimasto coinvolto Angelo Scaroni, imprenditore di Montichiari finito nei guai con l’accusa di truffa aggravata. Sarebbe riuscito, secondo l’accusa, ad accumulare circa 900mila euro gestendo diversi centri d’accoglienza profughi, ma non avrebbe fornito i servizi previsti dalla legge. Di truffa ai danni dello Stato dovrà quindi rispondere nel processo che inizierà a novembre a Brescia. La posizione di Scaroni si è però notevolmente aggravata quando gli investigatori hanno scoperto che, sulla base delle indagini, non stava attendendo il processo legalmente. È emerso che avrebbe fatto il possibile per scoprire a che punto fossero le indagini nei suoi confronti. La procura è ancora al lavoro per rintracciare il «tesoro» di Scaroni e non starebbe brancolando nel buio. Scaroni in ogni caso, secondo la ricostruzione degli inquirenti, fatta propria dal gip, avrebbe attivato Luciano Fezzardi, che in questa vicenda avrebbe ricoperto il ruolo di faccendiere. Fezzardi, avrebbe dovuto quindi a sua volta attivare il maresciallo Paolo Stranera della Guardia di Finanza affinché ottenesse «l’indebita acquisizione di informazioni soggette a segreto investigativo». Nel corso delle indagini sono stati sequestrati due assegni considerati dagli inquirenti prove delle condotte illecite. © RIPRODUZIONE RISERVATA

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