Italcarni, fissata
a febbraio
l’udienza preliminare

Italcarni
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Tempi celeri per la vicenda giudiziaria relativa allo scandalo Italcarni, l’azienda che a Ghedi, in via Artigianale, gestiva il macello comunale sulla scorta di una convenzione sottoscritta nel 2000. L’udienza preliminare è stata infatti fissata per il 12 febbraio dell’anno prossimo, in tempi molto ravvicinati rispetto al normale iter processuale. L’immobile era stato posto sotto sequestro all’inizio del mese scorso dopo una articolata attività investigativa condotta dal Corpo Forestale. L’inchiesta aveva riscontrato carenze igienico sanitarie che inficiavano la qualità delle carni, con pericolo per la salute pubblica e violazioni delle norme sul benessere degli animali oltre che scarichi abusivi. Su alcuni lotti di carne prelevati e analizzati da due istituti zooprofilattici sono poi emersi livelli batteriologici 50 volte superiori al consentito. Tra i batteri anche quello della salmonella. Sei al momento le persone indagate: il titolare della Italcarni, Federico Osio che ha chiesto il patteggiamento, tre dipendenti del macello e due veterinari del distretto. Contestati i reati di adulterazione di carne destinata ad alimentazione umana, maltrattamento di animali, falso in atto pubblico e smaltimento illecito di rifiuti. Il titolare del fascicolo giudiziario è Ambrogio Cassiani. Soddisfazione esprime il presidente del Ppa, Fabrizio Catelli: «Sono piacevolmente meravigliato della rapidità della procedura. La macchina della Giustizia quando vuole sa essere efficiente e ci insegna che può funzionare per il bene di tutti». Nei prossimi giorni il Ppa depositerà la richiesta per costituirsi parte civile.M.MON.

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