L’assalto al
bancomat frutta
30 mila euro

di Massimiliano Magli
Ciò che resta dello sportello divelto dall’esplosioneI carabinieri della Sis eseguono i rilievi sul bancomat
Ciò che resta dello sportello divelto dall’esplosioneI carabinieri della Sis eseguono i rilievi sul bancomat
Ciò che resta dello sportello divelto dall’esplosioneI carabinieri della Sis eseguono i rilievi sul bancomat
Ciò che resta dello sportello divelto dall’esplosioneI carabinieri della Sis eseguono i rilievi sul bancomat

Prima il botto, poi il bottino, per una squadra di professionisti del crimine che nella prima mattina di ieri hanno fatto esplodere uno sportello bancomat a Roccafranca, dopo aver oscurato le telecamere di sicurezza.

Stando a una prima stima, i delinquenti se la sono data a gambe con oltre 30 mila euro: soldi della Bcc di Pompiano e Franciacorta che aveva da poco ricaricato lo sportello.

IL FURTO ha provocato danni ingenti anche alla sede del supermercato Italmark, nei cui muri era stato inserito il dispositivo che poi è esploso, investendo controsoffitti e anche una delle casse del supermercato, che è stata sbalzata per circa un metro.

Nel parcheggio i pezzi del bancomat, dopo l’esplosione, sono finiti a decine di metri. Una squadra di professionisti del crimine per la facilità con cui hanno operato, ma anche per la rapidità, visto che in poco più di tre minuti hanno fatto tutto.

Il colpo è stato messo a segno poco dopo le 3 di ieri mattina. I malviventi a volto coperto hanno parcheggiato nello spazio parking del supermercato, collocato il detonatore e oscurato le telecamere esterne, dopo di che hanno fatto saltare con gas l’impianto che è andato in mille mezzi. Facile a quel punto è stato concludere il colpo, caricando il contenitore di banconote su un’auto, per poi volatilizzarsi. Sul posto sono intervenuti i carabinieri di Chiari e Rudiano, oltre al furgone della Sis di Brescia per effettuare tutti i rilievi del caso.

NOTEVOLE il danno anche per la struttura del supermercato, che ha dovuto rinunciare all’incasso di mezza giornata, essendo rimasto chiuso poiché inagibile. Ora la caccia ai malviventi è aperta. Sulla loro identità gli inquirenti non sono ancora in grado di esprimersi. «Ho sentito il botto – ha spiegato una testimone – e poi vetri e ferraglia cadere al suolo. Ho capito subito che era accaduto qualcosa di grave e sono uscita a dare l’allarme».

Il primo a intervenire sul posto è stato il direttore del punto vendita Stefano Azzanelli, allertato dall’allarme e visibilmente scioccato una volta presa coscienza di quanto accaduto.

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