La casa dei ragazzi
ha bisogno di un aiuto

L’edificio che ospita l’oratorio di Pavone Mella
L’edificio che ospita l’oratorio di Pavone Mella
L’edificio che ospita l’oratorio di Pavone Mella
L’edificio che ospita l’oratorio di Pavone Mella

Il patrimonio edilizio del nostro Paese ha in moltissimi casi una veneranda età e un buon numero di problemi legati appunto alla vecchiaia. È anche il caso dell’oratorio San Giovanni Bosco di Pavone Mella, ospitato in un fabbricato costruito nell’Ottocento oggi in condizioni precarie e per il quale arriva un appello (urgente) alla generosità.

L’ULTIMO restauro risale all’intervento dei Salesiani che trovarono rifugio qui nel 1944, dopo che la loro sede di Brescia era stata requisita dai tedeschi per farne un ospedale. In quel periodo la comunità dei padri di don Bosco aveva provveduto a una sistemazione delle aule utilizzate per l’itruzione dei novizi. Terminata la guerra, nel 1946 i preti tornarono in città, e l’edificio fu riconsegnato alla parrocchia che ne fece un frequentato ritrovo per i ragazzi.

Da allora sono passati molti anni, e adesso l’oratorio è alle prese con un tetto in condizioni preoccupanti; tali da costringere a una ristrutturazione urgente e a spingere il parroco don Lorenzo Boldrini ha chiedere ai fedeli e non solo di unire le forze prima che sia troppo tardi. Le infiltrazioni d’acqua raggiungono il primo piano e il sottotetto è diventato la casa di numerosi piccioni. E per evitare guai peggiori per adesso sono stati piazzati dei ponteggi per sostenere le travi del tetto e per ragioni di sicurezza sono state chiuse le stanze del catechismo.

I fondi necessari a pagare il risanamento? Il parroco si è dato da fare, e per il momento, autorizzato dalla curia ha concordato una permuta cedendo uno stabile di proprietà parrocchiale all’impresa che eseguirà i lavori, la quale in cambio effettuerà l’intervento sulla copertura. Resta però scoperta una spesa di circa 40 mila euro, perché la Sovrintendenza ha imposto la realizzazione di un soppalco completo di tutto il tetto e l’installazione di tiranti per migliorare la resistenza alle scosse sismiche. I generosi sono avvisati: per sostenere l’iniziativa è stato creato un conto corrente aperto nello sportello Ubi Banca di Pavone. F.PIO.

Suggerimenti