La cava che non
ti aspetti risveglia
le contestazioni

di Valerio Morabito
In primo piano l’area al centro del progetto di escavazione. Sullo sfondo, la discarica per rifiuti solidi urbani ormai chiusa di A2A
In primo piano l’area al centro del progetto di escavazione. Sullo sfondo, la discarica per rifiuti solidi urbani ormai chiusa di A2A
In primo piano l’area al centro del progetto di escavazione. Sullo sfondo, la discarica per rifiuti solidi urbani ormai chiusa di A2A
In primo piano l’area al centro del progetto di escavazione. Sullo sfondo, la discarica per rifiuti solidi urbani ormai chiusa di A2A

La questione ambientale ed i problemi che ne derivano sembrano non voler abbandonare Montichiari. Se l’indice di pressione regionale ha posto un limite all'apertura di nuove discariche (anche se nelle ultime settimane la società Systema Ambiente ha avviato le operazioni di ampliamento della discarica di rifiuti pericolosi, non pericolosi e tossico-nocivi in località Casalunga di Vighizzolo, dove verranno smaltiti altri 327 mila metri cubi di rifiuti), non è stata invece scritta la parola «fine» all’apertura di altre cave nel territorio monteclarense. È Legambiente la prima a lanciare il grido di allarme: «L’ennesimo scempio».

La Provincia di Brescia ha autorizzato la società Omega Immobiliare srl all’attivazione di una cava di sabbia e ghiaia nella frazione di San Bernardino. Proprio di fronte alla discarica «Cava Verde» gestita da A2A, in cui ormai è stato completato il conferimento di rifiuti. La cava verrà realizzata nell'Ate 44, su un terreno agricolo di oltre 72 mila metri quadrati.

IN BASE alla convenzione stipulata con il Broletto, la ditta Omega Immobiliare srl potrà estrarre per cinque anni 470 mila e 642 metri cubi di sabbia e ghiaia. Una decisione, in sostanza, legata al piano cave scaduto nel 2015 e prorogato. In attesa infatti che la Provincia si occupi di preparare il nuovo piano cave, opera in regime di proroga quello precedente che prevede a Montichiari l'escavazione di 10.710.000 metri cubi di ghiaia, fino ad oggi solo in parte estratti.

Dunque, mentre il Broletto (come ha confermato di recente al «Cava day» il presidente Pier Luigi Mottinelli) è impegnato ad accelerare l'iter per mettere nero su bianco il nuovo piano cave, vengono concesse altre autorizzazioni. A Montichiari sono quattro gli ambiti estrattivi. Nello specifico si tratta dell'Ate 43 di Vighizzolo (dove si trovano le principali discariche in funzione) che possiede un volume di produzione di ghiaia di 6.000.000 metri cubi. Poi c'è l'Ate 44 di Ro con un volume di produzione di ghiaia di 3.000.000 metri cubi. A seguire l'Ate 45 in Fascia d'Oro, una produzione di ghiaia di 710 mila metri cubi, ed infine l'Ate 46, tra Montichiari e Ghedi, che prevede un'escavazione di 1.000.000 metri cubi di ghiaia.

Sono diverse le realtà imprenditoriali bresciane che hanno costituito la Omega Immobiliare srl, la quale poco più di un anno fa ha stipulato anche una «convenzione quadro» con il Comune. Quattro le società che hanno costituito la Omega: si tratta della Feralpi Farm srl che detiene il 40% della società, come la Aletti fiduciaria spa. La Anthesa srl (legata ad Antonio Goffi) e Mappafin srl, entrambe di Calcinato con il 10 per cento ciascuna. Il rappresentante dell'impresa Omega Immobiliare srl è Nicolò Stefano, profilo professionale legato alla discarica Ecoeternit presente nella frazione di Vighizzolo.

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