La donna
che parlava
ai cavalli

di Valerio Morabito
Anche i disabili si rivolgono al maneggio di VisanoUn cavallo del maneggio con una piccola «ammiratrice»
Anche i disabili si rivolgono al maneggio di VisanoUn cavallo del maneggio con una piccola «ammiratrice»
Anche i disabili si rivolgono al maneggio di VisanoUn cavallo del maneggio con una piccola «ammiratrice»
Anche i disabili si rivolgono al maneggio di VisanoUn cavallo del maneggio con una piccola «ammiratrice»

Il paradiso dei cavalli si trova nella Bassa. L'idea di Tiziana Ceresoli, laureata con una tesi sul rapporto tra uomini e animali, si è concretizzata nella Scuderia Amici Visano (Sav). Un maneggio particolare, alternativo, dove al centro del progetto c'è una seconda chance, un’altra possibilità a tanti cavalli che altrimenti sarebbero stati destinati ad un futuro ben diverso. SÌ, PERCHÉ Tiziana Ceresoli è riuscita letteralmente a «salvare» una trentina di animali che per un motivo o per un altro non avrebbero più potuto trascorrere in tranquillità la loro esistenza. In quello che può essere definito il luogo della «seconda opportunità», alcuni di questi equini sono stati infatti salvati dal macello. Altri, invece, hanno una storia alle spalle caratterizzata da gare agonistiche a livello nazionale. Così, con amore e pazienza, Tiziana Ceresoli è riuscita a farsi donare questi cavalli che sono arrivati sia dalla provincia di Brescia che da altre zone della Lombardia. «Adesso molti di questi cavalli - ha raccontato Tiziana Ceresoli - stanno dando soddisfazioni enormi sia nelle gare che nel rapporto con i ragazzi». È a questo punto che è iniziata la seconda parte del progetto, caratterizzata dal reinserimento dei cavalli in un nuovo circolo. Quello di Visano, in cui gli animali sono diventati una sorta di «strumento» per i ragazzi che frequentano la scuderia. Tramite i cavalli, infatti, i giovani riescono a coltivare valori come sport, altruismo e rispetto. «Il mix che ne deriva - ha raccontato Tiziana Ceresoli - è un’offerta formativa completa. Si mira a costruire degli atleti, ma prima di tutto delle persone migliori, degli uomini e donne di cavalli in grado di capire al meglio gli animali. Un rapporto fatto di cura e affetto, di cui l'agonismo è solo una parte visto che nel progetto vengono reintegrati anche animali a fine carriera, scartati o salvati da fini incerte». Alle attività quotidiane del maneggio, tra l'altro, partecipano i ragazzi che frequentano il Centro diurno di Visano. Una struttura che si occupa del recupero di minori con svariate problematiche. In più il maneggio di Tiziana Ceresoli collabora con Special Olympics, associazione mondiale che fa dello sport uno strumento di inclusione delle disabilità. In uno dei paesi più piccoli della Bassa è nato così un grande progetto, che è stato reso accessibile a tutti dal punto di vista economico proprio per dimostrare il distacco dalle leggi del mercato. • © RIPRODUZIONE RISERVATA

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