La gru abbattuta è tornata a volare

di P.BAL.
La seconda vita del gru impallinata a Dello è iniziata nel Ferrarese
La seconda vita del gru impallinata a Dello è iniziata nel Ferrarese
La seconda vita del gru impallinata a Dello è iniziata nel Ferrarese
La seconda vita del gru impallinata a Dello è iniziata nel Ferrarese

Sono serviti più di due mesi di degenza nel Centro recupero animali selvatici di Valpredina e due interventi chirurgici, ma lo sforzo è stato ripagato: nei giorni scorsi, la splendida, rara e super protetta gru comune presa a fucilate nel dicembre scorso nella campagna di Dello è tornata a volare. Merito della dedizione e della lunga esperienza del personale dello storico Cras bergamasco del Wwf: tanto impegno che ha permesso al grande migratore finito nel mirino di un idiota di partire verso i quartieri di nidificazione nel Nord Europa. La gru, una femmina alta un metro e 20 e con un’apertura alare di due metri, è stata dotata di un segnalatore Gps prima della liberazione in un’area protetta nella parte emiliana (ferrarese) del delta del Po: rilasciata nell’oasi delle Anse Vallive di Porto viene seguita nei suoi spostamenti grazie all’apparecchiatura elettronica che fornisce preziosi dati scientifici. QUESTA specie non si può confondere con nulla di cacciabile, e il fatto che sia inserita nell’Allegato I della Direttiva europea sugli uccelli, sottoposta quindi a una rigida protezione, non aveva scoraggiato lo sparatore bresciano che l’aveva abbattuta. Fortunatamente l’esemplare ferito era stato avvistato nei campi di Dello, mettendo in moto una macchina dei soccorsi che, come si vede, ha raggiunto l’obiettivo del suo ritorno alla vita selvatica. • © RIPRODUZIONE RISERVATA

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