«La nuova casa del Brescia?
Meglio fare un referendum»

Il Brescia vuole costruire un centro allenamenti a Torbole Casaglia
Il Brescia vuole costruire un centro allenamenti a Torbole Casaglia
Il Brescia vuole costruire un centro allenamenti a Torbole Casaglia
Il Brescia vuole costruire un centro allenamenti a Torbole Casaglia

«Sul progetto del centro sportivo del Brescia decida la gente». A lanciare la proposta di un referendum popolare è l’ex sindaco di Torbole Casaglia Dario Giannini, che nel vortice di prese di posizione sull’iniziativa della società di via Bazoli, chiarisce di non aver mai espresso un parere positivo sull’operazione. Anzi. A questo proposito Giannini fa chiarezza su quanto aveva ipotizzato la sua giunta prima di essere sconfitta alle elezioni.

«L’area interessata dal centro del Brescia è un sito di 90 mila metri quadri di verde, in zona baricentrica al paese, acquisita gratuitamente dopo faticosi accordi e che oggi essendo di proprietà comunale è usufruibile da tutti. La mia amministrazione non ha mai avuto in progetto la costruzione, nell’area presa in considerazione di “una cittadella dello sport faraonica“, come qualcuno lo ha definito sbagliando. Il progetto prevedeva la realizzazione di impianti sportivi, palazzetto dello sport, centro, civico con biblioteca e sale per associazioni, una zona attrezzata per feste, parco e servizi inerenti. La realizzazione del vero e proprio centro sportivo, a costo zero per il Comune, era prevista nel primo stralcio del progetto generale. Valore stimato per questo intervento 4,5 milioni di euro che sarebbero stati incassati con l’alienazione dell’area sul quale sorge oggi il vecchio centro sportivo. Certamente fa piacere che il presidente del Brescia Calcio dica che ha trovato un paese tranquillo e con tanto verde, questo grazie alle precedenti amministrazioni, ma vorrei, come altri mie compaesani, che rimanesse tale. Non abbiamo bisogno di essere conosciuti nel mondo: i cittadini di Torbole Casaglia hanno investito notevoli risorse nella realizzazione della tangenziale per poter estromettere il traffico dal centro, e ora lo si vuole riportare di nuovo in paese, anzi davanti a un plesso scolastico frequentato da oltre 500 ragazzi».

POI L’ENTRATA a gamba tesa sulla nuova amministrazione. «L’attuale sindaco leghista Roberta Sisti vede, credo solo lei e pochi altri, una grandissima opportunità per il paese e asserisce senza documentarsi che in 12 anni la mia giunta non ha fatto nulla ma ha abbandonato il vecchio centro a se stesso, per una utopistica cittadella dello sport di 12 milioni. Probabilmente il sindaco Sisti non sa che esiste e quindi non ha mai letto la cospicua documentazione che spiega esattamente cosa prevedeva in lotti il progetto complessivo e che non è una cittadella dello sport. Ritiene comunque la struttura inutile e sul tema il centrosinistra non ha mai convocato assemblee pubbliche. Mi chiedo dove l’attuale sindaco vivesse fino a 2 anni fa. Ricordo al sindaco Sisti che questo progetto è stato presentato dal sottoscritto in tre campagne elettorali e che in tutte e tre ho vinto le elezioni. Verifichi anche gli importi dei contenuti straordinari dati alla Polisportiva Comunale negli ultimi 12 anni e vedrà cosa è stato fatto».

Insomma, il progetto non piace. «Concordo pienamente con le posizioni già espresse dal mio capogruppo di minoranza e propongo al sindaco della Lega, alla quale piace sprecare soldi per referendum inutili, e ricordandogli che sta governando con poco più del 40 % dei consensi, di chiamare i cittadini a esprimersi sull’opportunità o meno di avere il centro sportivo del Brescia sul territorio del nostro Comune cedendo al privato un’area pubblica».

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