La ricorrenza dei morti celebrata a San Martino

di M.MA.

Torna anche quest’anno la tradizione posticipata in onore dei defunti a Roccafranca. È l’11 novembre il giorno in cui si onorano i propri cari nel piccolo centro dell’Ovest. La tradizione sposta infatti alla domenica successiva la celebrazione della ricorrenza. Una tradizione che si perde nella notte dei tempi, rafforzata dagli anni Trenta da don Attilio Tisi, che istituì una campagna di comunicazione «sui generis» soprattutto a Milano, per consentire agli emigrati roccafranchesi di tornare nel paese d’origine a rendere visita ai propri cari. È la tradizione del «fa lüs», ovvero del recarsi al cimitero per accendere un lume ai defunti. Ma le luci non sono soltanto quelle dei parenti e degli amici, bensì anche quelle del Comune che onora la ricorrenza posando luci sulla chiesa cimiteriale. «In realtà, tracce di questa tradizione - ha spiegato però la parrocchia - sono state trovate anche un secolo e mezzo fa, con le prime celebrazioni differite della ricorrenza. È il segno di un forte legame devozionale con il culto dei morti». E alla festa sacra si affianca quella profana con le immancabili bancarelle di giochi e dolciumi che si presenteranno lungo il viale del camposanto, per la gioia dei più piccoli. •

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