La roggia si tinge di bianco
Ora è caccia all’inquinatore

L’inquinamento nella roggia
L’inquinamento nella roggia
L’inquinamento nella roggia
L’inquinamento nella roggia

La seriöla di Castenedolo (ovvero la roggia) si è colorata di bianco. La scoperta è stata fatta, nella mattinata di ieri, da alcuni cittadini che mentre si sono trovati a passare a fianco del piccolo corso d'acqua hanno notato l’inquinamento nel canale.

Probabile, come spesso succede in queste occasioni, che il colore bianco dell’acqua sia stato causato da qualche scarico abusivo proveniente da impianti agricoli o industriali che non hanno rispettato le norme, in materia ambientale.

Il territorio del paese dell’hinterland, dunque, si conferma particolarmente soggetto a problemi di inquinamento dei corsi d’acqua. A novembre, infatti, in seguito ad accurati studi da parte della Fondazione Cogeme Onlus, era stato confermato, per l’ennesima volta, che «il Garza a Castenedolo è avvelenato da metalli pesanti e pesticidi come cromo e arsenico».

Ma la cittadina alle porte di Brescia non è l'unica, ovviamente, a dover affrontare problemi del genere.

Nella giornata di martedì, infatti, la Polizia provinciale ha scovato, in seguito alla segnalazione di un pescatore, lo scarico di liquami nella roggia Gambara tra Leno e Gottolengo.

Nel giro di qualche ora, in quell’occasione, le forze dell'ordine, insieme all'Arpa, erano riuscite ad individuare il tubo da cui usciva il liquido sospetto che aveva inquinato l'acqua della roggia. Sta di fatto che anche la storica seriöla di Castenedolo, un tempo era utilizzata dalle donne del paese per fare il bucato e punto di riferimento ambientale per le comunità, oggi viene usata per scaricare. V.MOR.

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