La storia dell’arte s’impara
sugli affreschi del Gambara

di Riccardo Caffi
Palazzo Maggi sarà illuminato a notte per la presentazione di sabato
Palazzo Maggi sarà illuminato a notte per la presentazione di sabato
Palazzo Maggi sarà illuminato a notte per la presentazione di sabato
Palazzo Maggi sarà illuminato a notte per la presentazione di sabato

L’istituto tecnico turistico di Orzivecchi, sede staccata del Dandolo di Bargnano, sfoglia sabato alle 17 un nuovo capitolo del «Progetto Atlante. Sacro e Profano», per lo studio e la valorizzazione degli affreschi di Lattanzio Gambara nel palazzo Maggi di Corzano.

GRAZIE alla disponibilità della famiglia Gatti, proprietaria dell’edificio, i dipinti dell’artista bresciano, tra i protagonisti del Rinascimento e Manierismo lombardo, sono stati oggetto di studio e approfondimento da parte di ragazze e ragazzi delle classi terze e quarte dell’Istituto orceano, coinvolti nell’indagine dal docente di Storia dell’arte, Roberto Consolandi.

«Il progetto si proponeva di creare un atlante iconografico e iconologico delle opere d’arte custodite nel palazzo - spiega Consolandi -. È stata un’esperienza inedita, parte di un percorso formativo pluridisciplinare, che ha fatto riflettere sul rapporto tra arte e pubblico, fra natura, ambiente e paesaggio ma anche sul senso educativo dell’arte, delle esposizioni, della frequentazione dei musei e delle mostre». Il volume sugli affreschi realizza l’idea accarezzata un anno fa, in occasione dell’apertura del palazzo per la festa del patrono San Martino, dal sindaco Giovanni Benzoni e dal dirigente scolastico del Dandolo, Giacomo Bersini, in visita alle sale del palazzo ed agli affreschi di Lattanzio Gambara.

Palazzo Maggi è considerato un pregevole esempio dell’architettura bresciana del ’500. Al suo interno, a destra del portone d’ingresso, si trovano tre sale ornate dalle opere del Gambara, ma ulteriori ricerche potrebbero rivelare altri affreschi dell’artista in altre stanze al piano terra. Nella sala utilizzata come oratorio da Paolo Maggi, sono ben visibili, negli scomparti della volta, figure di profeti e fatti dell’Antico Testamento. In occasione della presentazione del catalogo, la facciata principale di palazzo Maggi sarà messa in bella evidenza grazie alla spettacolare illuminazione notturna, che ne esalterà gli aspetti architettonici. Gli affreschi fino ad oggi gelosamente custoditi dalla famiglia Gatti, potranno essere ammirati nelle quattro settimane successive, in visita libera o guidata dagli studenti, su prenotazione (telefono 0309461120), dal martedì al venerdì, dalle 9 alle 12; il sabato e la domenica, dalle 9 alle 12.30 e dalle 15 alle 18. Sabato 21 è inoltre in programma un incontro a palazzo con la critica d’arte Annie Paule Quinsac.

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