«La suocera non
ha versato
una lacrima»

di Carla Costa
Il marito, Agib Singh, accusato di tentato omicidio portato in caserma dai Carabinieri di Verolanuova
Il marito, Agib Singh, accusato di tentato omicidio portato in caserma dai Carabinieri di Verolanuova
Il marito, Agib Singh, accusato di tentato omicidio portato in caserma dai Carabinieri di Verolanuova
Il marito, Agib Singh, accusato di tentato omicidio portato in caserma dai Carabinieri di Verolanuova

«Temiamo che la suocera di mia sorella se ne vada in India, non è giusto. Lei è la mente e lui il braccio in questa vicenda». Lo continua a ripetere, Ranjit Aoulakh, il fratello di Parvinder Kaur, la 26enne cui il marito Agib Singh, 30 anni, ha dato fuoco cospargendola di diavolina liquida venerdì sera scorso, nella loro casa a Dello, sotto gli occhi dei loro due figlioletti di 4 e 2 anni, e della mamma di lui che nulla ha fatto per aiutare la povera nuora.

AL SILENZIO del marito aguzzino davanti al gip, si aggiunge l’atteggiamento dell’ anziana madre dell’indiano, che sulla carta risulta residente a Scarpizzolo, ma che di fatto ha sempre abitato sotto il tetto dei due coniugi nella loro casa al secondo piano in via Risorgimento a Dello.

Sotto accusa dei famigliari della donna data alle fiamme via, che ancora sta lottando per la vita, è finita così la suocera. «Venerdì sera - spiega il fratello di Parvinder - quando siamo arrivati e stavano portando via suo figlio, lei ha detto che il giorno dopo sarebbe tornata in India».

Una frase che Ranjit non riesce a concepire. «Non una parola, una lacrima, un pentimento per quello che è successo, non l’abbiamo più sentita», dice il fratello della 26enne.

Un grido disperato quello della famiglia Aoulakh, che oggi in cui ricorre la Giornata mondiale contro la violenza sulle donne assume un significato ancora più forte.

«Vogliamo che lui paghi per quello che ha fatto - dice il fratello di Parvinder rivolgendosi a suo cognato Agib -. Non è possibile tanta violenza, anche se era ubriaco quando l’ha fatto noi sappiamo che volevano farle del male da tempo, lui e sua madre, anche i vicini dicono che la trattavano sempre male».

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