Lavapiatti e «prof»
per i ripassi, il neo
parroco fa breccia

di Massimiliano Magli
Don Tomasini è il nuovo e già amato parroco di Barbariga
Don Tomasini è il nuovo e già amato parroco di Barbariga
Don Tomasini è il nuovo e già amato parroco di Barbariga
Don Tomasini è il nuovo e già amato parroco di Barbariga

Questa è un’estate speciale per Barbariga: con l’arrivo a luglio di don Alberto Tomasini, la comunità ha trovato molto più di un parroco. Il sacerdote, che segue anche la frazione di Frontignano, si è rivelato un vero servitore del paese con una serie di iniziative che hanno lasciato a bocca aperta.

LA SCORSA settimana, per esempio, in occasione della festa della frazione (Frontignano, appunto), don Alberto si è messo all’opera per lavare e asciugare i piatti. La scena, immortalata dai volontari, ha fatto lievitare in modo fortissimo la simpatia del pastore che ha raccolto il testimone da Fausto Botticini.

«Abbiamo ricevuto un dono prezioso - commenta il sindaco Giacomo Uccelli -. Una personalità così carismatica da aver calamitato in pochi giorni l’affetto e l’attenzione di tutta la comunità. Don Alberto è straordinario e pare incarnare la raccomandazione del papa per ogni sacerdote, ossia che un pastore deve avere un po’ l’odore delle pecore, ovvero farsi parte viva della comunità».

Ma l’impegno del religioso va oltre l’opera di lavapiatti alla festa del paese. La sua umiltà, per esempio, è inversamente proporzionale alla sua formazione scolastica: dopo il Seminario don Alberto ha ottenuto una laurea in Ingegneria meccanica, e così ha deciso di mettere la sua formazione a disposizione dei ragazzi che devono riparare in materie come Matematica e Fisica: fino a settembre sarà a disposizione in oratorio per curare il recupero degli studenti di medie e superiori. Il suo invito è ancora valido e chiunque può farsi avanti per ricevere gratuitamente aiuto. Una manna in tempi di crisi in cui il costo delle ripetizioni rischia di diventare una drammatica zavorra per il portafogli dei genitori.

E non è tutto: il cambio di marcia voluto da don Alberto ha trasformato in un ostello della gioventù, sempre gratuito, un alloggio di proprietà della curia e a sua disposizione al Gaver. Qui ha organizzato per i prossimi giorni una vacanza per gli animatori del Grest, che sono stati così ripagati per l’impegno assunto gratuitamente tra giugno e luglio. Se il parroco si sottrae con umiltà a commenti sul suo primo operato, il sindaco non ha dubbi: «La comunità si è innamorata subito. È stata una questione di pelle: la sua capacità di avvicinare le persone è così forte e gentile da conquistare chiunque. In tempi di crisi delle vocazioni abbiamo avuto la fortuna di trovare un sacerdote maturo (ha 56 anni) con l’entusiasmo dei migliori curati».

Suggerimenti