La Procura ha posto sotto sequestro lo stabilimento dismesso della Meccanica Olivari di Coniolo, teatro martedì sera di uno sversamento di mille litri di stirene, idrocarburo liquido infiammabile e tossico. I sigilli, fatti scattare ieri mattina dai carabinieri del Noe, bloccano temporaneamente le operazioni di bonifica avviate dal Comune. L’emergenza miasmi irritanti che hanno provocato lievi malori alla popolazione è del resto rientrata. Dopo un primo intervento d’urgenza eseguito a poche ore dallo sversamento provocato dalla rottura di un fusto, i Vigili del fuoco giovedì sono tornati a «tamponare» l’area inzuppata di idrocarburi con della sabbia. Gli altri fusti pericolosi sono stati messi in sicurezza ma ora la procura vuole fare luce sulle responsabilità dell’inquinamento e soprattutto capire come mai quella bomba ecologica di liquidi pericolosi fosse ancora stoccata nell’azienda.
«Ora che l’impianto è stato posto sotto sequestro, saranno le autorità ad occuparsi della bonifica - osserva il sindaco di Orzinuovi Andrea Ratti -. I tempi della messa in sicurezza si dilateranno ma certamente verranno eseguite tutte le analisi del caso». Test che dovranno verificare se nell’area ci siano stati altri sversamenti inquinanti e in caso affermativo se siano state compromesse le falde La fabbrica è chiusa dal lontano 2007 per fallimento. L’immobile è andato all’asta di recente, ma non si sa quale potrà essere la destinazione dell’ex Olivari.R.CAF.