Spacciatore usava
bimbo per fingersi
un onesto papà

di Paola Buizza
I carabinieri con la merce sequestrata al pusher marocchino
I carabinieri con la merce sequestrata al pusher marocchino
I carabinieri con la merce sequestrata al pusher marocchino
I carabinieri con la merce sequestrata al pusher marocchino

Paola Buizza Usava il figlio degli amici come copertura per spacciare indisturbato. Se lo portava a spasso in auto con la scusa di comprargli dei dolci, per non dare nell'occhio alla forze dell'ordine e piazzare così droga ai suoi clienti. Un escamotage deplorevole che, comunque, non gli è servito a nulla. Se non a traumatizzare il bambino di sette anni che si è ritrovato attorno i carabinieri in divisa. Il marocchino di 52 anni, residente a Ludriano di Roccafranca, regolare ma senza lavoro, è stato arrestato. Il pusher è stato intercettato a Orzinuovi quasi per caso; se i militari non avessero avuto intuito, probabilmente quell’uomo in auto con un bambino sarebbe passato inosservato. Invece il suo incontro con una tossicodipendente conosciuta ha messo in allerta i militari. La 30enne di Orzinuovi, in sella alla sua bicicletta si aggirava per le vie del paese quando i carabinieri l’hanno incontrata e riconosciuta. Hanno così deciso di seguirla fino a quando l’hanno notata fermarsi a parlare con il conducente di una station wagon grigia. A bordo c’era anche un bambino di 7 anni con la quale la 30enne scambiava sorrisi. Una scena apparentemente familiare, che in realtà celava altro. Nell’avvicinarsi i militari hanno infatti scoperto che sorrisi e gesti affettuosi altro non erano che un metodo per mascherare lo spaccio di sostanza stupefacente in corso con la cessione di 70 euro da parte della tossicodipendente al marocchino in cambio di due dosi di cocaina. A quel punto i carabinieri hanno deciso di intervenire. LO SPACCIATORE HA cercato di fuggire, ma è stato bloccato e il bambino, con suo grande spavento, si è visto circondato dagli uomini in divisa. I militari hanno arrestato l’amico di famiglia, ma hanno fatto anche tutto il possibile per rassicurare il piccolo, intrattenendolo con i giochi fino all’arrivo dei genitori, una coppia di marocchini residenti a Orzivecchi, ignari dell’accaduto. Altre volte l’amico aveva portato il bambino a fare un giro in auto, non è escluso che anche il quei casi si trattasse di un tentativo di copertura. Nell’abitazione del pusher i carabinieri hanno trovato 11 grammi di cocaina, 43 grammi di hashish, 2.500 euro e 8.020 dirham, moneta marocchina (pari a 2.000 euro circa), fatto che potrebbe far pensare a un contatto diretto con i vertici della filiera della droga. •

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