Manutenzione del territorio C’è una chiamata alle armi

«Cari concittadini, dateci una mano». Suona più o meno così l’appello rivolto al senso civico (che non mancherà di manifestarsi) dei gabianesi dall’amministrazione comunale. È una chiamata alle armi, anzi, ai decespugliatori, causata dalle piogge della primavera da poco alle spalle e dal Sole dell’estate appena iniziata, che insieme hanno reso campi, giardini e parchi pubblici gradevolmente più verdi. Anche troppo però, visto che il clima ideale ha fatto davvero crescere molto erbe e siepi. In sintesi, dovendo provvedere allo sfalcio degli spazi pubblici il sindaco di Borgo San Giacomo, Giuseppe Lama, sollecita la collaborazione dei concittadini. «COL CAPOLUOGO e le frazioni Acqualunga, Farfengo, Motella e Padernello, il nostro Comune si estende su una superficie di 29 chilometri quadrati, conta 58 chilometri di strade e dispone di 16 parchi e giardini affidati alle cure di due soli operatori ecologici» calcola il sindaco. I dipendenti comunali, infaticabili, fanno il possibile per rasare l’erba sul ciglio delle strade e tenere in ordine gli spazi verdi; ma nonostante l’aiuto offerto dai volontari le operazioni vengono concluse con ritardi. «Chiedo alle famiglie un poco di pazienza - aggiunge Lama - e mi rivolgo a coloro che hanno siepi sporgenti sulla strada o sulle piste ciclabili affinché provvedano a tagliarle». Il primo cittadino chiede l’aiuto di enti e associazioni anche per l’allestimento delle feste dell’estate gabianese. In queste occasioni sui due dipendenti grava il peso delle operazioni di carico e scarico, da una sede all’altra della manifestazione, del corredo necessario. «Il prestito diffuso di palchi, sedie, tavoli e attrezzature che il Comune fa al Grest, a parrocchie, scuole materne, oratori, gruppi per varie esibizioni rappresenta un altro gravoso impegno per i dipendenti - continua il sindaco -. Spesso il sostegno di amministratori e volontari non è sufficiente, perciò anche in questi casi serve l’apporto di tutti». •