Matrimoni vista porcilaia: il Tar scaccia l’«incubo» del rinomato ristorante

di V.MOR.
Il Tar di Brescia  boccia il progetto di una porcilaia vista ristorante
Il Tar di Brescia boccia il progetto di una porcilaia vista ristorante
Il Tar di Brescia  boccia il progetto di una porcilaia vista ristorante
Il Tar di Brescia boccia il progetto di una porcilaia vista ristorante

Matrimoni con vista sulla porcilaia? No, grazie. Il rinomato ristorante Corte Francesco ha vinto la battaglia a colpi di carte bollate fermando il progetto della costruzione di un allevamento di maiali accanto al parco che circonda il locale. L’estensione della struttura zootecnica sarebbe andata a lambire il ristorante. L’operazione aveva ottenuto tutti i permessi, ma i giudici amministrativi hanno certificato l’incompatibilità della porcilaia con il contesto dell’area in riferimento alle «prescrizioni di natura igienico-sanitaria imposte alle attività di allevamento». Il Tar ha riscontrato l'assenza di conformità «sotto il profilo urbanistico-edilizio» che ha comportato l’annullamento della concessione in sanatoria concessa negli anni passati. L'azienda agricola, che ha provato ad espandersi ulteriormente con una porcilaia, aveva già ottenuto una concessione edilizia per la costruzione di un capannone da adibire a fini zootecnici. In seguito al titolare dell'azienda agricola era stato rilasciato un ulteriore titolo abilitativo per la realizzazione di un nuovo manufatto destinato ad ospitare suini. L’IMPRENDITORE zootecnico, però, avrebbe potuto fare edificare la struttura solo se si fosse impegnato a dismettere l’allevamento già presente nella stalla esistente. Una prescrizione, a quanto pare, che non è stata rispettata visto che l’allevatore ha proseguito nel suo progetto di ampliamento nelle vicinanze del ristorante Corte Francesco con la richiesta al Comune di edificare un corridoio tecnico di collegamento tra il nuovo capannone e quello autorizzato. Richiesta che, sin da subito, ha allarmato i titolari del ristorante di Montichiari i quali hanno presentato un esposto. In contemporanea l'ufficio comunale ha svolto un sopralluogo nell'azienda agricola. Un controllo che ha svelato «l’esistenza di una tettoia abusiva». Come se non bastasse, «una parte del rustico era stata trasformata in porcilaia». Il caso è dunque approdato davanti ai giudici amministrativi che hanno bocciato il progetto. Facendo tirare un sospiro di sollievo a titolari e clienti del ristorante Corte Francesco.

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