Mobilitazione salva-Eridio
Turini ora guida la fronda

Acque...agitate fra i sindaci della Bassa. La battaglia in difesa delle risorse idriche di Eridio e Chiese promossa da Acquafredda e cavalcata da altri Comuni del comprensorio, non trova tutti d’accordo. Anzi, Calvisano si schiera apertamente contro la petizione lanciata da Amici della Terra lago d’Idro e Valsabbia e Legambiente Lombardia. Chiudere i rubinetti dell’Eridio per garantirgli il minimo vitale, secondo il sindaco Giampaolo Turini, «rischia di minare l’equilibrio idrico della Bassa, con effetti incontrollati e incontrollabili sul fabbisogno irriguo degli agricoltori». A Calvisano si starebbero allineando anche Calcinato, Visano e Montichiari. «Gli accordi in vigore, tutelano la già lago e fiume», assicura Turini che con i colleghi che si oppongono alla mobilitazione ambientalista ha incontrato i vertici del Consorzio Medio Chiese.

Si sta dunque aprendo uno strappo fra i quattro Comuni e il mondo ambientalista che ha invece trovato sponda in Acquafredda - che ha approvato all’unanimità la mozione sul minimo vitale del lago d’Idro - e Remedello dove il sindaco Francesca Ceruti si è detta disposta a valutare la questione con il supporto di esperti. Eppure le condizioni di sofferenza del fiume Chiese prosciugato da centraline idroelettriche e sbarramenti, meriterebbe un’azione istituzionale radicale e compatta.

«Nel piano di tutela delle acque - ha spiegato Barbara Meggetto presidente regionale di Legambiente e Gianluca Bordiga leader dell’Associazione Amici della Terra lago d’Idro e Valle Sabbia presentando la petizione rivolta ai 30 Comuni affacciati su Chiede ed Eridio - attualmente ancora in fase di approvazione, il fiume Chiese è indicato come uno dei corpi idrici fluviali che non registrano un livello di qualità buono. E proprio per questo motivo il raggiungimento dell’obiettivo di qualità per questo corso d’acqua è stato posticipato al 2021». V.MOR.

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