Montichiari, morti senza pace: raid vandalici seriali al cimitero

di Valerio Morabito
Il cimitero di Montichiari nel mirino dei vandali seriali Gli avvisi comparsi sulle tombe danneggiate nelle scorse settimane
Il cimitero di Montichiari nel mirino dei vandali seriali Gli avvisi comparsi sulle tombe danneggiate nelle scorse settimane
Il cimitero di Montichiari nel mirino dei vandali seriali Gli avvisi comparsi sulle tombe danneggiate nelle scorse settimane
Il cimitero di Montichiari nel mirino dei vandali seriali Gli avvisi comparsi sulle tombe danneggiate nelle scorse settimane

Non c’è pace per i morti che riposano nel cimitero di Montichiari. Da quasi due anni, con brevi periodi di tregua, qualcuno versa diserbante nei vasetti di fiori che ornano i loculi e spruzza sostanze corrosive sulle piante delle tombe. Nell’ultimo periodo sono state segnalati anche danneggiamenti alle lapidi. MOLTE DELLE VITTIME degli episodi di vandalismo si sono rassegnate, ma non una vedova di 75 anni e la figlia che hanno presentato un’articolata denuncia ai carabinieri di Montichiari. I militari hanno piazzato delle telecamere nascoste per individuare i responsabili dei raid. L’esame dei video girati avrebbe fatto concentrare i sospetti su un’anziana di Vighizzolo, ma al momento nei suoi confronti non è stato preso alcun provvedimento. Anche perché non viene escluso che ad agire siano più persone. Gli accertamenti proseguono anche se risalire ai responsabili degli atti vandalici non sarà un’operazione facile. INTANTO I BLITZ continuano. «Dopo un periodo di pausa – racconta la vedova – a febbraio qualcuno ha ricomiciato a gettare diserbante e acido su piante e nei vasetti dei fiori». Nel frattempo i marmi di alcune lapidi, compresa quella del marito della 75enne sono state sfregiate a colpi di scalpello. «Abbiamo l’impressione di non essere di fronte a raid vandalici fini a se stessi compiuti da persone con qualche problema comportamentale. Le sepolture finite nel mirino sono sempre le stesse, quelle di defunti che come mio marito abitavano ai Boschetti – osserva la vedova –. È chiaro che qualcuno ci ha preso di mira. Ci sentiamo perseguitate senza ragione. La mancanza di rispetto verso i morti è una cosa che ci ferisce profondamente». «IN DIVERSE CIRCOSTANZE, nel corso di questi ultimi due anni, abbiamo chiesto un colloquio in Comune per risolvere la situazione. Assessori e consiglieri comunali hanno effettuato alcuni sopralluoghi, ma ancora niente è cambiato», ha precisato la figlia. A questo punto, dopo gli ultimi episodi che continuano a prendere di mira le famiglie dei Boschetti, la vedova e la figlia hanno deciso di inviare una diffida al Comune che «in questi mesi non è riuscito a risolvere un problema che ormai si trascina da troppo tempo». Un'azione per spingere le autorità locali e le forze dell’ordine ad affrontare un problema che sta indignando la comunità e ferendo molte famiglie di Montichiari. •

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