Pesci morti all’altezza del ponte di Mezzane di Calvisano e l’acqua di uno strano colore scuro, verdastro, probabilmente a causa di uno sversamento nel fiume Chiese. L’allarme è scattato ieri mattina, intorno alle 9.30. In seguito alle segnalazioni da parte di alcuni cittadini la Polizia locale di Calvisano ha trovato i pesci morti e registrato il colore innaturale del fiume.
NEI DINTORNI del ponte e su un lembo di spiaggia sono stati contati un centinaio di esemplari. Stando ad una prima ipotesi però i pesci non sarebbero morti all'altezza della centrale idroelettrica che si trova nella frazione di Mezzane. La corrente, a quanto pare, li avrebbe trasportati da Montichiari a Calvisano.
Un'ipotesi, ormai, che è quasi una certezza perchè giovedì scorso il sindaco di Montichiari Mario Fraccaro ha firmato un'ordinanza di divieto di balneazione e pesca in seguito ad una consistente moria di pesci avvenuta tra San Giorgio e Tognale. Sul posto è intervenuta la Polizia provinciale di Brescia che ha disposto dei campionamenti. «Siamo in attesa dell'esito delle analisi», ha confermato l'assessore all'Ambiente Mariachiara Soldini. Nel frattempo, dunque, per precauzione è stato disposto il divieto di bagnarsi e pescare nelle acque del fiume Chiese. Ieri mattina e anche nelle prime ore del pomeriggio, la notizia si è diffusa con rapidità tra gli ambientalisti della bassa bresciana che si sono recati a Mezzane di Calvisano per vedere con i propri occhi cosa è accaduto. Se i pesci morti si ritiene arrivino da Montichiari, negli ultimi tempi sono stati diversi i cittadini calvisanesi che hanno lamentato un forte odore (e qualche possibile sversamento) proprio in prossimità del ponte di Mezzane.
Riguardo alla moria di pesci tra Montichiari e Calvisano non c’è ancora comunque la certezza che si tratti di smaltimenti illegali. Anche se, considerando la zona tra San Giorgio e Tognale dove sono stati trovati i pesci morti, si può ipotizzare un avvelenamento delle acque provocato da uno sversamento. Del resto il colore dell'acqua anche nella zona di Montichiari fa pensare ad un inquinamento del Chiese. Giorni difficili, dunque, per il fiume. Il principale corso d'acqua della Bassa bresciana deve fare i conti da un lato con la siccità che in alcuni punti tra Carpenedolo e Montichiari ha ridotto il letto del fiume ad una pozzanghera e dall'altro lato a sversamenti che contribuiscono ad inquinare la natura circostante.