Moratoria discariche, zuffa M5S-Pd

Moratoria per le discariche: 5Stelle e Pd ai ferri corti
Moratoria per le discariche: 5Stelle e Pd ai ferri corti
Moratoria per le discariche: 5Stelle e Pd ai ferri corti
Moratoria per le discariche: 5Stelle e Pd ai ferri corti

Si sparano a palle incatenate Movimento 5Stelle e Partito democratico. Il motivo è di quelli che accendono scintille nel Bresciano: le discariche. I primi accusano i secondi di essere favorevoli solo a parole alla moratoria di nuovi impianti di smaltimento e loro di rimessa puntano il dito: «Volete solo metterci il cappello».

Morale, zuffa verbale ieri alla Camera, avviata da un comunicato dei 5Stelle a firma dei bresciani Ferdinando Alberti, Claudio Cominardi, Vito Crimi, Tatiana Basilio e Giorgio Sorial: «Non ci sarà nessuna moratoria, nessuno stop anche solo temporaneo all'avvio di nuove discariche in provincia di Brescia. Così ha deciso il Pd respingendo l'ordine del giorno ad hoc presentato dal Movimento 5 Stelle durante la discussione del Milleproroghe. Ma al fastidio per la doppia bocciatura - incalzano - si aggiunge la rabbia profonda per le accuse sollevate da Miriam Cominelli (Pd), secondo la quale i portavoce M5S avrebbero evitato di collaborare all'elaborazione di soluzioni comuni e cavalcato le richieste dei cittadini a scopi propagandistici. Non si capisce che qui si va alle calende greche, intanto Brescia soccombe. Il Pd non capisce che non c'è più tempo: inutile promettere proposte di legge, le soluzioni bisogna trovarle adesso, senza contare che Miriam Cominelli è la stessa che, dopo aver avanzato una proposta di legge per la pubblicizzazione dell'acqua, l'ha smontata votando contro».

Non si fa attendere la replica di Cominelli. «Ancora una volta dal Movimento 5Stelle - replica la parlamentare bresciana - arriva solo un fiume di livore, di menzogne e di aggressività. La sola idea di poter cooperare con un collega di una diversa parte politica per il bene della collettività fa gettare loro la maschera della tanto sbandierata buona politica e fa uscire il vero volto del loro modus operandi: un mix letale di populismo, falsità e propaganda. Sono sconcertata per quanto accaduto in aula a Montecitorio. Per l'ennesima volta i deputati del Movimento 5 stelle non entrano nel merito dei fatti, e si prendono gioco dei cittadini bresciani che giustamente si preoccupano della situazione ambientale dei nostri territori. Nello specifico, pur di mettere il cappello su un tema, gettano discredito sul lavoro altrui e presentando atti parlamentari non condivisi e imprecisi fanno perdere importanti occasioni di buona riuscita dell'azione parlamentare bresciana. Ottengono però il loro vero scopo: la mera propaganda. È anche la prova provata che non c'è nessuna volontà di collaborare per risolvere i problemi, ma solo di fare indegni schiamazzi sputando sugli altri, come accaduto in aula nei miei confronti».

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