Multe sui liquami:
la tolleranza zero
è a due velocità

di Valerio Morabito
Il controllo sul corretto trasporto e  spandimento dei liquami nei campi della Bassa è al centro di complesse polemiche e recriminazioni
Il controllo sul corretto trasporto e spandimento dei liquami nei campi della Bassa è al centro di complesse polemiche e recriminazioni
Il controllo sul corretto trasporto e  spandimento dei liquami nei campi della Bassa è al centro di complesse polemiche e recriminazioni
Il controllo sul corretto trasporto e spandimento dei liquami nei campi della Bassa è al centro di complesse polemiche e recriminazioni

Trentacinque sanzioni, la media di una e mezza al giorno da quando sono scattati i controlli estivi sulla fertirrigazione. Un monte multe quasi equivalente a quello erogate in tutto il territorio della provincia nei primi cinque mesi del 2017. A scorrere il bilancio dell’attività della Polizia locale di Calvisano contro la piaga degli smaltimenti abusivi di liquami, l’interrogativo anzi, gli interrogativi sorgono spontanei: gli agricoltori del paese della Bassa sono più indisciplinati degli altri o vengono «tartassati»? E ancora, la flessione nelle contravvenzioni registrata nel Bresciano è legata alla decisione della Regione di togliere alle Guardie ecologiche volontarie la «licenza» di perseguire i furbetti dei reflui? Di certo sul tema si è creato un vulnus istituzionale considerato che le stesse Gev, esautorate dal ruolo dal Pirellone, sono state incaricate dalla procura di Brescia di effettuare controlli in relazione alla pletora di fascicoli aperti sull’inquinamento da deiezioni e gessi fecali nella Bassa.

IL CLIMA INSOMMA si sta surriscaldando anche alla luce (Bresciaoggi, ne ha riferito due settimane fa), della richiesta avanzata dai sindaci di Manerbio, Leno, Cigole e Offlaga al procuratore capo Tommaso Buonanno di varare una task force dedicata ai reati ambientali e di usare il pugno di ferro nei confronti dei responsabili dei ripetuti avvelenamenti del Mella.

«In alcuni casi le sanzioni hanno creato tensioni con gli agricoltori - ammette il sindaco di Calvisano Giampaolo Turini -, ma stiamo difendendo la salute dei cittadini, l’ambiente e la stramaggioranza degli imprenditori onesta».

DAI VERBALI DEI VIGILI emerge un’illegalità diffusa nella gestione dei reflui zootecnici: sono stati sorpresi mezzi che trasportavano un sovraccarico (spesso quasi il doppio della portata massima) di liquami. «Non abbiamo ingaggiato una battaglia contro l’agricoltura che rappresenta il fulcro della nostra economia, ma occorre trovare una soluzione per fronteggiare la recrudescenza di comportamenti scorretti che danneggiano tutto il settore e l’immagine del paese», continua Turini che ha convocato per martedì sera un faccia a faccia con i rappresentanti delle associazioni di categorie: all’incontro saranno presenti il presidente della Federazione provinciale Coldiretti Ettore Prandini, il leader dell'Unione provinciale agricoltori Francesco Martinoni, il portavoce della Confederazione italiana agricoltori Luigi Panarelli e il rappresentante di Copagri Alessandro Baronchelli. Sullo sfondo intanto restano dati eloquenti: nel 2016, al netto delle multe delle Polizie locali, sono stati sanzionati 75 agricoltori, 33 dalle Gev, 41 dagli uffici della Provincia, 1 dalla forestale. A fine maggio del 2017, le contravvenzioni sono ferme a 37 di cui 24 del Broletto e 13 delle Gev, prima che venissero messe fuori gioco dalla Regione.

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