Nel Parco discarica
si smaltisce di tutto
anche il rame rubato

Il cumulo di cavi abbandonati nel Parco dell’Oglio
Il cumulo di cavi abbandonati nel Parco dell’Oglio
Il cumulo di cavi abbandonati nel Parco dell’Oglio
Il cumulo di cavi abbandonati nel Parco dell’Oglio

Difficile pensare che si sia trattato di un semplice «smaltimento» illegale visto il costo del materiale. È più probabile che le matasse di fili elettrici per centinaia di metri ritrovate nel Parco dell’Oglio a Roccafranca siano cià che resta di un furto ancora più voluminoso di cavi di rame.

A scoprire l’ennesimo, vergognoso abbandono sono stati i volontari dell’associazione sportiva «Roccabike», i quali ogni anno organizzano una gara per mtb sulle rive del fiume. Arrivati per smantellare il tracciato dell’ultima edizione si sono ritrovati davanti un imponente quantità di rifiuti speciali.

Non è la prima volta che episodi del genere si verificano sulle sponde del fiume: un luogo isolato e facile da utilizzare come «pattumiera». Matteo Paneroni, del gruppo ciclistico, ha diffuso le immagini dell’abbandono: «Spero che questi criminali finiscano per spendere tutta la loro refurtiva in medicine. Non si può essere ladri due volte: del rame e dell’ambiente». Il Comune si è attivato col proprio personale per la bonifica mentre la polizia locale sta tentando di ricostruire l’identità di chi ha scaricato sperando nelle telecamere. M.MA.

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