Nell’arsenale della Nato dai giorni della guerra fredda

Una vera B61: praticamente identica a quella delle fotografia di Ghedi
Una vera B61: praticamente identica a quella delle fotografia di Ghedi
Una vera B61: praticamente identica a quella delle fotografia di Ghedi
Una vera B61: praticamente identica a quella delle fotografia di Ghedi

Le B-61 sono bombe di fabbricazione statunitense, prodotte nell'epoca della guerra fredda e configurate per portare testate nucleari. Ancora presenti nell'arsenale nucleare americano, sarebbero coinvolte, ma questo è ufficialmente un segreto, nel programma di «nuclear sharing», di condivisione nucleare con altri alleati Nato, ovvero Italia, Germania, Belgio, Olanda e Turchia. Oltre agli aerei americani, anche alcuni modelli di cacciabombardieri americani sarebbero abilitati al trasporto e al lancio: gli F16 turchi, olandesi e belgi, i Tornado italiani e tedeschi. In Italia i «sospetti», se così si possono definire in mancanza di ammissioni ufficiali, ricadono sulla base italiana di Ghedi, dove è presente un «gruppo munizioni» dell’Air force americano e su quella di Aviano, dove si trova uno squadrone di F16 statunitensi. Nell'aprile 2013 il Pentagono americano ha stanziato 11 miliardi di dollari per ammodernare questo sistema d’arma, realizzando un nuovo modello denominato B61/12. I test sono in corso e la produzione in serie dovrebbe iniziare nel 2020, quando le vecchie B 61 saranno sostituite dalle nuove. Nel contempo anche gli aerei, sia F16 sia Tornado, saranno sostituiti dai «famosi» e discussi F35, per i quali è prevista (ma per ora solo prevista) la capacità nucleare. V.R.

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