Per Jordan e il suo padrone
è arrivata l’archiviazione

Jordan, il dobermann al centro della vicenda giudiziaria
Jordan, il dobermann al centro della vicenda giudiziaria
Jordan, il dobermann al centro della vicenda giudiziaria
Jordan, il dobermann al centro della vicenda giudiziaria

Nessun rilievo penale, il caso di «animalicidio» va archiviato. Jordan, il dobermann di nove anni che dopo essere stato «arrestato» lo scorso marzo per aver ucciso un gatto era finito anche a processo, è innocente. Come innocente è il suo padrone.

Così ha deciso ieri il giudice Alessandra Sabatucci mettendo la parola fine - quanto meno dal punto di vista giudiziario - alla diatriba familiare tra i padrone del cane, Luigi Baselli e alcuni parenti con i quali condivide la cascina di Quinzano d’Oglio teatro della dibattuta vicenda. Una vicenda che si è presto conquistata anche la ribalta mediatica.

Il caso è stato archiviato, così come aveva chiesto il pm Mauro Tenaglia e nonostante l'opposizione della controparte, per la quale Baselli era invece responsabile di non essere intervenuto per bloccare Jordan. «Meglio tardi che mai» ha commentato il difensore di Baselli, l'avvocato Alberto Scapaticci. «Il cane era estraneo a prescindere. Se per il padrone, che sarebbe il vero responsabile della condotta, non c’è rilievo penale, a maggior ragione è estraneo l’animale». P.BUI.

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