Perché siamo cenere... ma nessuno la vuole

Per la Sacra Congregazione del Sant’Uffizio è tutto okay: «La cremazione non intacca l’anima e non impedisce all’onnipotenza divina di risuscitare il corpo». Dunque il Vaticano approva. Ma non approva la Lega Nord di Quinzano d’Oglio, che fa fuoco e fiamme contro l’edificazione di un tempio crematorio capace di incenerire fino a duemila cristiani l’anno. O buddisti, o pagani, purché paganti: la prospettiva del Comune è di farci i soldi, assecondando la crescente domanda di cremazione (costa meno della sepoltura: conviene!). Ma la Lega non lo vuole, lo paragona a una specie di Montedison, una Caffaro del trapasso, una chiavica del decesso: la cremazione inquina l’aria con mercurio (da otturazioni dentarie) e metalli pesanti (anche i fans degli Iron Maiden muoiono). Nasce così l’ennesimo «fronte del no»: dopo i No Tav, ecco i No Crem. No a tutto. No sempre. Che noia. Una noia mortale.

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