Pizza e «coca» a domicilio Scaltro pusher in manette

Una pattuglia dei carabinieri
Una pattuglia dei carabinieri
Una pattuglia dei carabinieri
Una pattuglia dei carabinieri

Pizza e «coca» a domicilio. Così un cittadino marocchino di 52 anni, regolare e nullafacente, aveva trovato il modo di sbarcare il lunario a Leno. Lo straniero, per spacciare con profitto e senza dare troppo nell’occhio, aveva escogitato sistema di «cocaina a domicilio» del tutto similare a quello lecito della pizza: riceveva gli ordini di sostanza stupefacente mediante contatti telefonici dai suoi acquirenti e recapitava il «prodotto» al domicilio o dove veniva richiesta la consegna. Durante la conversazione, per ovvie ragioni, venivano usati termini per depistare in caso di intercettazioni. Pagamento in contanti, 40 euro per dose, eventuale mancia e ripartenza in direzione di un altro cliente. La fiorente attività è stata interrotta dalle indagini dei Carabinieri di Leno che al termine di articolata attività diretta dalla Procura della Repubblica di Brescia hanno delineato un consistente quadro probatorio dimostrando lo spaccio di circa 200 dosi di cocaina in favore di otto consumatori residenti tra Leno e Manerbio di età compresa tra i trenta ed quarant’anni. IL MAROCCHINO, gravato da precedenti specifici e da reati contro il patrimonio, è stato arrestato. Il giudice ha disposto per lui gli arresti domiciliari. I clienti sono stati tutti segnalati alla Prefettura come assuntori di sostanze stupefacenti.

Suggerimenti