Pompiano, convenzione
annullata. La Polisportiva
costretta ad arrendersi

La palestra comunale di Pompiano
La palestra comunale di Pompiano
La palestra comunale di Pompiano
La palestra comunale di Pompiano

Il ricorso è inammissibile. Il Tar di Brescia stronca le aspettative del presidente dell’Associazione Polisportiva Comunale di Pompiano che si era rivolto al giudice per ottenere l’annullamento della delibera della giunta che risolve anticipatamente la convenzione tra Comune e Polisportiva per la gestione degli impianti sportivi pubblici.

La decisione dell’esecutivo guidato dal sindaco Serafino Bertuletti è maturata l’estate scorsa, al momento della definizione del calendario di utilizzo delle strutture, soprattutto da parte delle due squadre di calcio (Uso Pompiano, del capoluogo, e Scalmati, della frazione Gerolanuova). Lo Statuto della Polisportiva, cui fanno capo le discipline di karaté, atletica, aerobica, ciclismo, minibasket, minivolley, calcio, stabilisce che l’associazione sia gestita da un Consiglio direttivo composto da un rappresentante di ogni sezione, da due consiglieri del gruppo comunale di maggioranza e da uno di minoranza e che duri in carica due anni sociali.

Il direttivo dovrebbe eleggere al suo interno il presidente ed il vice, ma dal 2010 ha sempre eletto e rieletto alla carica rispettivamente Mauro Casirani e Angelo Ghirardi, che non sono associati a nessuna disciplina o lista, e ciò per richiesta delle associazioni in contraddizione con lo statuto.

NEL LUGLIO di tre anni fa l’amministrazione comunale aveva rinnovato, mediante apposita convenzione, l’affidamento della gestione degli impianti sportivi comunali di via Ortaglia alla Polisportiva, ma nel luglio di quest’anno, ha rilevato che non risultano rispettate le norme statutarie e che le cariche dell’ente sono incompatibili con il ruolo svolto. Avendo inoltre verificato che nessuno dei consiglieri della Polisportiva intendeva ricoprire le cariche vacanti, la giunta ha ritirato l’incarico, che avrebbe dovuto scadere nel 2019. Da qui il ricorso al giudice da parte del presidente Casirani. Iniziativa non legittimata dal consiglio direttivo, cui spettano tutti i poteri di ordinaria e di straordinaria amministrazione e che ha respinto (6 voti contrari e 4 favorevoli) la proposta del presidente di impugnare la deliberazione di giunta. Il Tribunale amministrativo ha dichiarato quindi inammissibile il ricorso presentato da Casirani.R.C.

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