Prevenzione, varato il decalogo

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Per neutralizzare l’agente patogeno servono alte temperature
Per neutralizzare l’agente patogeno servono alte temperature
Per neutralizzare l’agente patogeno servono alte temperature
Per neutralizzare l’agente patogeno servono alte temperature

L’Ats di Brescia ha diramato un decalogo di comportamento per mettersi al riparo dai contagi del batterio che si ritiene stia proliferando nelle acque delle tubature. Ai residenti nella zona rossa che comprende nove Comuni viene consigliata la manutenzione dei punti di emissione dell’acqua del rubinetto nelle abitazioni attraverso la sostituzione dei filtri o lasciandoli a bagno con anticalcare. Bisogna poi lasciar scorrere l'acqua calda e poi la fredda prima di utilizzarla, allontanandosi dal punto di emissione dopo l'apertura dei rubinetti ed aprendo le finestre. «Bisogna evitare - prosegue la nota dell’Ats - di stazionare nei pressi degli irrigatori automatici o delle fontane, di utilizzare vasche con idromassaggio e irrigare i giardini utilizzando pompe con diffusori a spruzzo». E sempre a proposito di aree verdi, «non bisogna lasciare esposte al sole le canne per irrigazione di orti e giardini e utilizzare acqua del rubinetto per riempire gli apparecchi per aerosolterapia o ossigenoterapia». I cittadini esposti al potenziale rischio contagio sono invitati a smontare, disincrostare e disinfettare i filtri dei rubinetti, i soffioni e i tubi flessibili delle docce. Più complesse le direttive sull’acqua domestica che va portata alla temperatura di 70-80 gradi centigradi «per tre giorni consecutivi assicurando il suo deflusso da tutti i punti di erogazione per almeno 30 minuti al giorno». Le persone affette da patologie croniche come diabete, malattie polmonari croniche, cardiopatie o altre patologie che deprimono il sistema immunitario come tumori, patologie infettive in corso, stando sempre alle indicazioni della Ats, «devono prestare particolare attenzione ad alcuni sintomi: all'insorgere di difficoltà respiratorie e febbre è opportuno che si rivolgano al più presto al proprio medico curante». • © RIPRODUZIONE RISERVATA

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