Primaria dismessa addio Ora nel centro del paese c’è una «piazza» mai vista

Le operazioni di demolizione della scuola di Roccafranca
Le operazioni di demolizione della scuola di Roccafranca
Le operazioni di demolizione della scuola di Roccafranca
Le operazioni di demolizione della scuola di Roccafranca

Un pezzo di storia urbanistica e soprattutto sociale del paese se n’è andato giù in quattro fasi: prima l’attacco alle spalle, sul lato Est, poi lo smantellamento delle ali fino al definitivo crollo dell’intera struttura. In tutto sono bastati tre giorni per cancellare il grande «casermone» che per decenni ha ospitato la ormai ex scuola elementare di Roccafranca, arrivata in piedi fino all’esordio del nuovo anno. Una cancellazione voluta dal Comune che ha considerato inutile, o meglio controproducente per i progetti in corso, la presenza del maxi immobile realizzato circa cinquant’anni fa. Adesso, ad abbattimento avvenuto il risultato ottico è impressionante: è completamente cambiato il panorama del centro storico, che ora gode di una vista aerea imprevedibile, con il palazzo municipale che si può vedere anche dal piazzale della nuova scuola elementare e con una ariosità degna delle molto più grandi agorà metropolitane. Ancora qualche giorno (ci vorrà circa una settimana) e saranno conclusi anche i lavori per la rimozione delle tonnellate di macerie derivanti dall’operazione che finiranno in una discarica per inerti. I lavori sono stati realizzati dall’impresa locale Edilbiesse di Ferraresi, e non appena conclusi inizieranno le operazioni di sistemazione dei sottoservizi (e di asfaltatura) per realizzare il maxi parcheggio previsto proprio al posto dell’edificio scomparso dall’amministrazione comunale. Un intervento, questo, già appaltata alla srl Carba di Fontanella (Bergamo). ENTRO la primavera dell’anno appena iniziato, se non si verificheranno intoppi questa seconda fase dovrebbe essere portata a termine, mentre il futuro dell’area fronteggiante di piazza Europa deve essere ancora definito; anche se il 2018 dovrebbe essere l’anno buono per l’esecuzione del rifacimento, come da progetto definitivo risalente all’inizio del 2017. Di sicuro, parlando sempre del caso piazza Europa è in ogni caso naufragata l’idea di affidare a un’azienda operante nel settore energetico l’appalto dell’opera in cambio della gestione dei punti luce: non sono infatti emersi soggetti imprenditoriali interessati. Così l’ente locale dovrà ricorrere a un autofinanziamento sborsando per il proprio piano poco meno di un milione di euro. M.MA.

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