La notizia del ritrovamento del corpo senza vita di Marco Sossi, in località Tombe Morte di Genivolta, è stata accolta con profondo cordoglio a Borgo San Giacomo, dove il giovane era cresciuto e il papà Luigi, che lavora come stradino alle dipendenze del Comune, è conosciuto e benvoluto da tutti.
Otto anni fa Luigi Sossi aveva lasciato la casa di Borgo, in fianco al Comune, dove i parenti avevano gestito per decenni la tabaccheria del paese, per stabilirsi a Genivolta, sulla sponda cremonese del fiume Oglio, con la moglie Giovannina Bruno e il figlio Marco (la figlia, sposata, era rimasta in terra bresciana).
Nel paese dei 13 canali Marco aveva trovato occupazione come mandriano nell’azienda dei fratelli Maccagnola e progettava di metter su famiglia con la fidanzata che ogni mattina, dopo il lavoro, andava a trovare.
Da lunedì, quando si è diffusa la voce della scomparsa del giovane, sconcerto e preoccupazione, con il trascorrere del tempo, andavano aumentando tra la popolazione di Borgo San Giacomo, che si chiedeva cosa potesse essere successo e come il giovane potesse essere sparito nel nulla.
Il sindaco Giuseppe Lama e il parroco don Renato Baldussi tenevano i contatti con i genitori per trasmettere loro la vicinanza degli ex compaesani ed infondere loro coraggio e fiducia. Nessuno osava pensare al peggio, immaginando un allontanamento volontario del giovane, che sarebbe presto tornato a farsi vivo. Ma così non è stato. Purtroppo le ricerche si sono concluse ieri pomeriggio con la scoperta del cadavere. E la comunità di Borgo San Giacomo in segno di lutto ha immediatamente sospeso il tradizionale appuntamento con il rogo della vecchia.R.C.