Pusher ingoia la cocaina
ma non sfugge all’arresto

Carabinieri in azione a Remedello
Carabinieri in azione a Remedello
Carabinieri in azione a Remedello
Carabinieri in azione a Remedello

Era agli arresti domiciliari. Un «dettaglio» che non ostacolava la sua fiorente attività di spaccio. I giovani in cerca dello sballo del fine settimana lo avevano ribattezzato il pusher del centro storico. E in effetti, il 44enne finito in trappola l’altra sera, era solito dare appuntamento ai clienti tra via Roma e la piazza di Remedello. Ed è qui, che al termine di una concitata colluttazione con i carabinieri l’operaio marocchino è stato arrestato. Il nordafricano - da tempo tenuto sotto controllo dai militari delle stazioni di Carpenedolo e Isorella protagonisti dell’azione congiunta - è stato sorpreso mentre vendeva una dose a un ragazzo.

QUANDO LO STRANIERO ha capito di essere in trappola ha perso la testa gettandosi addosso ai carabinieri. Durante il corpo a corpo con i militari, lo spacciatore ha ingoiato parte dello stupefacente per nascondere le prove. L’unico risultato del gesto inconsulto è stata una tappa al pronto soccorso di Manerbio, dove i medici del pronto soccorso gli hanno somministrato dei farmaci antagonisti per neutralizzare gli effetti della droga.

UNA VOLTA DIMESSO, il marocchino è stato portato in carcere. Ieri è comparso davanti al tribunale per il processo per direttissima per spaccio di stupefacenti, resistenza a pubblico ufficiale ed evasione. Il giudice ha inflitto al marocchino un anno e tre mesi di reclusione. Una pena che il marocchino sconterà ai domiciliari. V.MOR.

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