Quel centro profughi mai nato presenta un conto da 1,5 milioni

di Valerio Morabito
I mezzi d’opera sono entrati in azione subito dopo Ferragosto Smantellate le ultime infrastrutture allestite per il centro profughi Già trasferiti i prefabbricati destinati a servizi igienici e ufficiLa ex caserma Serini sarà ora messa in vendita dal Demanio
I mezzi d’opera sono entrati in azione subito dopo Ferragosto Smantellate le ultime infrastrutture allestite per il centro profughi Già trasferiti i prefabbricati destinati a servizi igienici e ufficiLa ex caserma Serini sarà ora messa in vendita dal Demanio
I mezzi d’opera sono entrati in azione subito dopo Ferragosto Smantellate le ultime infrastrutture allestite per il centro profughi Già trasferiti i prefabbricati destinati a servizi igienici e ufficiLa ex caserma Serini sarà ora messa in vendita dal Demanio
I mezzi d’opera sono entrati in azione subito dopo Ferragosto Smantellate le ultime infrastrutture allestite per il centro profughi Già trasferiti i prefabbricati destinati a servizi igienici e ufficiLa ex caserma Serini sarà ora messa in vendita dal Demanio

Sono iniziati a Montichiari i lavori di smantellamento delle residue infrastrutture allestite per ricavare nella ex caserma Serini un centro di accoglienza profughi. Sotto l’egida del Demanio che nei mesi scorsi ha ricevuto in custodia il presidio militare dismesso dal Viminale, i Vigili del fuoco di Milano stanno rimuovendo gli ultimi piccoli prefabbricati destinati a servizi igienici e uffici e recuperando il materiale della Protezione civile. Poi saranno ricoperti gli scavi effettuati per la posa delle fognature: non è chiaro se le condotte già costruite resteranno o, come appare più plausibile, verranno recuperate insieme alle reti idrauliche. L’OPERAZIONE è la «pietra tombale» sul centro di permanenza per i rimpatri, soluzione che aveva preso il posto del progetto iniziale di convertire la ex caserma in un polo di accoglienza rifugiati. A questo punto è possibile fare una stima approssimativa delle risorse pubbliche investite, anzi sprecate, visto che il progetto non è mai decollato - nella creazione di una struttura per i richiedenti asilo nella caserma. Al netto dei costi del personale e direttamente pagato dallo Stato e del materiale come tende da campo, climatizzatori che potrà solo in parte essere riutilizzato perché danneggiato, l’operazione-flop ha assorbito risorse per 1,5 milioni di euro. Nella lista figura la sistemazione degli impianti elettrici e idraulici, affidata a una ditta di Borgosatollo si aggirano attorno ai 100 mila euro, una «goccia» dei 3,250 milioni di euro di spesa prospettati nel 2016 dal Viminale per riconvertire la caserma in un centro profughi. Poco meno di 500 mila euro erano stati spesi per sistemare l’ala destra della Serini. Poi c'è la questione dei lavori per realizzare le fognature che erano state appaltate ad una ditta e la cifra da 5 milioni 110 mila euro per realizzare il Cpr. Anche in questo caso i soldi non sono stati utilizzati, però ci sono delle spese già affrontate e con ogni probabilità l’impresa dovrà essere indennizzata. Alla lista vanno aggiunti gli studi consulenza per i progetti di prolungamento delle fognature fino al collettore di Castenedolo. A pagare il conto sarà lo Stato, ovvero i cittadini. Il contestato progetto concepito quattro anni fa dal Governo Renzi e rimodulato dal ministro degli interni Marco Minniti ai tempi dell’esecutivo Gentiloni, è stato affossato prima di vedere la luce dalle polemiche e dal vicepremier Matteo Salvini. Durante questa tormentata gestazione lo Stato ha continuato a stanziare fondi per quello che rischia seriamente di restare un relitto spiaggiato sulla Fascia d’Oro. L’ex caserma sarà inserita nell’elenco dei beni alienabili del Demanio, ma l’appeal del presidio è pari allo zero anche alla luce dei rigidi vincoli urbanistici del piano d’area del vicino aeroporto d’Annunzio. Impensabile ipotizzare un impiego della Serini funzionale allo scalo che non ha sbocchi credibili in quanto a sviluppo. IL PERICOLO CONCRETO è che l’ex comparto militare venga divorato dal degrado e saccheggiato da ladri e balordi anche degli ultimi cimeli come la cinepresa nell'ala cinema. È tramontata infine anche l’ ipotesi di trasformare la caserma in un quartier generale dell’emergenza-urgenza dove ospitare Protezione civile, sede dei Vigili del fuoco, caserma dei carabinieri e aviosuperficie per gli elicotteri dell’Areu. • © RIPRODUZIONE RISERVATA

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