Rifiuto selvaggio, due nei guai

Il cumulo di detriti abbandonati a Malpaga di Calvisano
Il cumulo di detriti abbandonati a Malpaga di Calvisano
Il cumulo di detriti abbandonati a Malpaga di Calvisano
Il cumulo di detriti abbandonati a Malpaga di Calvisano

È purtroppo una prassi ancora diffusa quella della distribuzione dove capita degli scarti delle lavorazioni edilizie. Nei giorni scorsi, però, la titolare di un’impresa edile è finita nei guai per la gestione allegra di calcinacci e affini.

È successo a Malpaga di Calvisano: durante un controllo del territorio, la polizia locale ha scoperto un vera mini discarica realizzata su un prato che confina con diverse abitazioni. Un calcolo approssimativo parla di circa 35 quintali di materiale edile di risulta, scarti di lavorazione, plastiche e imballaggi; il tutto accatastato non troppo lontano da due villette bifamiliari che un’impresa di Ghedi ha costruito nella periferia di Calvisano.

Dopo la scoperta del cumulo gli agenti sono risaliti alla titolare della ditta, che a quel punto, forse per alleggerire la sua posizione, ha affermato di aver fatto trasportare privatamente una parte del materiale in un capannone di proprietà sul territorio di Castiglione delle Stiviere. Non c’è ancora stata la possibilità di una verifica della veridicità dell’affermazione, e comunque, mentre va ricordato che le operazioni di smaltimento di questo genere di materiali devono essere effettuate da aziende specializzate, una parte consistente degli scarti è rimasta sul territorio calvisanese, in attesa di un trattamento adeguato.

Restando sempre a Calvisano, nel mirino della locale è finito anche un cittadino rumeno di 32 anni residente a Ghedi: ha ricevuto una multa da 200 euro per aver scaricato la bellezza di 50 chili di spazzatura in un canale del territorio. Le forze dell’ordine lo hanno identificato dopo aver letteralmente rovistato nell’immondizia, trovando ricevute di pagamenti con carta di credito che hanno permesso di scoprire l’autore dell’inquinamento. V.MOR.

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