Ristrutturano una casa e trovano i liquami nel pozzo per l’acqua

di V.MOR.

La sintesi è questa: in via Cornali di Carpenedolo la fognatura la fa da padrona, riuscendo a contaminare anche un pozzo di acqua (non più) potabile dopo aver avvelenato la roggia. Il disagio forzato riguarda una famiglia che vive in questa località che da un anno è costretta a convivere con questo problema. Dopo aver fatto ristrutturare la propria abitazione, a pochi passi da un canale, i residenti hanno ottenuto il via libera per costruire un pozzo: un’operazione necessaria dato che la residenza non è collegata all’acquedotto comunale e che è quindi necessario rifornirsi da soli. L’IMPIANTO è stato realizzato, ma ha iniziato presto a regalare a fasi alterne forti esalazioni fognarie. Così i proprietari si sono rivolti al Comune per avere spiegazioni, ma in municipio per ora non riescono a capire come sia possibile che in un pozzo che preleva acqua di falda da una profondità di 20-30 metri si possano trovare liquami. La certezza di questa presenza è stata offerta dai controlli di routine effettuati dal gestore del ciclo idrico: le verifiche hanno appunto confermato che l’impianto artesiano è contaminato, e che l’oro blu che produce ha poco di oro e anche di blu, perchè carico di batteri fecali umani e di origine animale. LA SECONDA sintesi e che gli abitanti della casa ristrutturata hanno buttato i loro soldi, sono senza acqua potabile e dovranno investire altro denaro per allacciarsi alla rete acquedottistica. Passando alla possibile spiegazione del guaio, va ricordato che la roggia distante qualche metro dallo stabile è interessata da uno scarico fognario abusivo. Il problema è stato documentato nei giorni scorsi da Bresciaoggi, e il recente sopralluogo da parte delle forze dell’ordine e i campionamenti realizzati da Garda uno hanno certificato la situazione.

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